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Frequenza di rimbalzo (bounce rate) e le visite inutili

Le statistiche sono la manna dal cielo per un piccolo o grande blog perchè permettono di valutarne l'efficacia online e ci aiutano ad individuare problemi e trovare di conseguenza la soluzione migliore grazie a test di analisi e confronti. Guardavo le statistiche di questo blog almeno una volta a settimana, sino a qualche tempo fa, ma oggi mi ritrovo a dare un occhio a cosa dice analytics almeno ogni due giorni. Infatti, obbiettivo dei miei controlli non è il numero di visitatori unici, ma la frequenza di ribalzo è il dato che al momento mi interessa di più.

Cos'è la frequenza di rimbalzo o bounce rate

Bounce Rate è un termine utilizzato nell'analisi di traffico sui siti web. Un bounce (in inglese rimbalzo) avviene quando l'utente abbandona il sito dopo aver preso visione di una sola pagina web e lascia il sito entro pochi secondi non trovando ciò che realmente era di suo interesse.

Molti sistemi di statistiche fissano il bounce rate (che si potrebbe tradurre come tasso di abbandono di un sito web) a 30 secondi: un utente si definisce disinteressato ai contenuti di una pagina se l'abbandona entro 30 secondi.

Il limite di 30 secondi è un valore di riferimento che comunque si sta decisamente abbassando anche a 5 secondi in alcuni applicativi software commerciali.

Un basso tasso di abbandono è indice di buona organizzazione dei contenuti e di un look and feel (ovvero aspetto grafico) accattivante, che invita l'utente a continuare nella esplorazione del sito.

La definizione analitica del bounce rate di un sito è il numero di visitatori che visitano una sola pagina del sito (per sessione di navigazione) diviso per il numero complessivo di visitatori.

La definizione analitica del bounce rate per una pagina web è il numero di visitatori che caricano solo la pagina diviso per il numero complessivo di visitatori della pagina.

Come si calcola e dove possiamo analizzarlo

Il bounce viene espresso in percentuale e si riferisce all'analisi pagina per pagina di un sito web. La media che ne deriva è la frequenza di ribalzo di un sito web.

Lo strumento che ci fornisce questo importantissimo dato ovviamente è Google Analytics, e nell'era del Panda non possiamo trascurare il BR del nostro sito in quanto pare sia un fattore che il motore prende in considerazione per classificare i siti nelle sue serp. A tal proposito, capita spesso che i visitatori del nostro sito che scappano dalla pagina di atterraggio provengano proprio da google che, non si sa bene per qual motivo, ha dato risalto ad una pagina che in quella ricerca del visitatore non ci dovrebbe essere. E allora? la responsabilità di un alta frequenza di ribalzo è di google?

In parte SI, ma questi "errori" del motore di ricerca nel proporre il nostro sito dobbiamo in qualche modo "sistemarli" per diminuire il numero di persone che, raggiungendo il nostro blog cliccando su un risultato della ricerca scappa via dopo pochi secondi.

Cosa fare per diminuire il Bounce Rate

Possiamo agire in diversi modi, ma tutte le nostre azioni devono essere comunque motivate dall'analisi dei dati preventiva e un susseguente controllo sui risultati ottenuti dell'azione intrapresa.

L'obbiettivo è quello di abbassare al minimo la frequenza di ribalzo che, in sintensi, ci permette di constatare che le pagine raggiunte dal visitatore contengono le informazioni che cercava. Avere una frequenza alta di ribalzo non serve al tuo sito, non serve al visitatore, non serve al motore. Quindi, non avendo utilità alcuna offrire pagine inutili, ecco alcuni metodi per cercare di migliorare questo dato:

1) Eliminare le pagine con bounce rate maggiore del 90%

Sono quelle peggiori perchè abbassano drasticamente la media. Scommetto che se analizzi il tuo sito scoprirai tante pagine che, nonostante il tuo parere non possa mai essere oggettivo, non offrono nulla e sono state scritte solo per acquisite qualche visita (inutile) in più. Il consiglio è quello di eliminarle del tutto, o, se proprio le vuoi tenere, metti il noindex per evitare che il motore le indicizzi. Se lo scopo è quello di farle indicizzare e posizionare e non hai intenzione di eliminarle è inutile che continui a leggere questo post perchè non hai inteso che una frequenza di ribalzo alta non è altro che un fallimento della pagina e, di conseguenza, una brutta presentazione per tutto il tuo sito.

2) Riscrivere le pagine con frequenza di ribalzo maggiore del 70%

Queste sono solitamente pagine migliorabili; c'è un 30% dei visitatori che non è scappato via appena aperta la pagina. Evidentemente hanno letto qualche riga, ma i concetti espressi sono irrisori o incompleti tanto da stancare subito un buon numero di visitatori che non è arrivato nemmeno a metà pagina. Potresti riscriverle cercando di essere più completo e attinente alla chiave di ricerca che ha condotto utenze al tuo sito. In alternativa, metodo 3

3) Modificare le pagine con BR maggiore del 50%

Diciamo che queste pagine non sono da buttare, ed anzi sono quelle che con qualche piccola modifica possono soddisfare chi vi approda. Basta poco per migliorarle perchè la metà delle visite ha avuto un riscontro positivo. Basterebbe ad esempio una più chiara strutturazione della pagina, l'aggiunta di un video o un grafico, una frase spiritosa all'inizio o a metà post, una conclusione attraente ed utile per abbassare questo 50-60% a 30-40%. E' il nostro obbiettivo.... datti da fare. Queste pagine sono quelle a cui prestare attenzione maggiore perchè, per chi le ha visitate, non sono per nulla inutili e probabilmente manca poco per fare bingooooo.

4) Implementare le pagine che hanno frequenza di ribalzo dal 30 al 50%

Come per il punto 3, siamo alle pagine che hanno molta attinenza alla chiave cercata ma non sono ancora la top. Per renderle le migliori del Web basta davvero poco. Qui davvero poco da modificare; probabilmente quel 30% di visite che raggiungono la pagina e scappano sono da imputare non alla pagina in sè ma ad una posizione in serp non attinente. Sarebbe da analizzare a questo punto la key (o le key) con la quale il visitatore hanno raggiunto la pagina. Controllare che ve ne sia qualcuna poco relazionata alla pagina e capire come mai il motore vi propone per quella serp. Individuato il motivo di quella posizione, premettendo sempre che dobbiamo eliminare le visite inutili, agire per scomparire da quella ricerca. Solitamente parliamo di visite provenienti da ricerche a coda lunga, derivanti da una frase o un concetto presente nel post. Modifichiamo qualche termine della frase e abbassaremo il rimbalzo semplicemente perdendo posizioni per quella key lunga. Attenzione a non modificare cosa ci fa ottenere visite utili. Quando tocchiamo queste pagine dobbiamo prestare molta attenzione; rischiamo di perdere posizioni rilevanti ed attinenti nel motore di ricerca. Se non sappiamo dove agire, non tocchiamole e valutiamo un azione di linkbuilding diretta ad aumentarne la popolarità per i termini rilevanti.

5) Rendere più veloce l'apertura delle pagine del nostro sito/blog

La velocità è da tempo un fattore di ranking. Ancor di più lo è diventanta dopo l'implementazione del panda update. Ma più che al motore di ricerca, dobbiamo preoccuparci di cosa pensano i nostri visitatori e si sà che un sito veloce e scattante è molto gradito a chi lo raggiunge perchè dà l'impressione di non fargli perdere tempo inutile attendendo che una pagina si carichi. Valuta di togliere peso alle pagine eliminado qualcosa, ma anche di passare ad un server più performante o ad un sistema cloud.

6) Sistemare la grafica del nostro sito/blog

Un bell'aspetto è quello che ci vuole, e se il tuo blog è brutto a vedere puoi anche avere i migliori post del mondo... qualcuno scapperà senza nemmeno leggere la prima frase. Fai valutare la grafica del tuo sito a qualcuno disinteressanto, guarda come viaggia nel tuo blog, cosa ritiene bello e cosa invece non gli piace. Serviti di parenti ed amici e non intrufolarti nel loro giro nel sito. Devono essere loro ad indirizzarti, e non tu a suggerire cosa vuoi sentirti dire.

Se puoi, non dirgli che il sito è il tuo ed evita commenti che possano influenzare il loro giudizio. Ricorda che ognuno viaggia in rete a modo suo, e a non tutti piace la stessa cosa, quindi prendi più pareri possibili nel valutare graficamente il tuo sito/blog. Vedi dove cliccano, cosa guardano, da cosa sono attratti e cosa invece li rende indifferenti. Se hai diveri tester, preparati una serie di domande, non solo sulla grafica, e cerca di presentarle nei tempi giusti. Annotati le risposte; potrebbero essere fondamentali per sapere dove e come agire per migliorare la grafica, la navigazione, l'aspetto generale della tua creatura online.

Conclusione

Altri punti andrebbero discussi e sviscerati riguardo al bounce rate e ai metodi per diminuire la percentuale di abbandono di un blog/sito. Trascurando le varie tipologie di sito/blog, probabilmente, quelle che hai letto valgono per tutti i prodotti online indipendentemente dallo scopo e dal tema trattato.

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