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Se ci limitiamo a copiare il testo e riportarlo nell'editor di testo che utilizziamo sul nostro Joomla ci porteremo dietro il codice generato da word. Solitamente, gli editor per Joomla non puliscono il testo dal codice e spesso basta questo per impedire l'apertura dell'articolo da frontend o il mancato funzionamento di moduli e plugin nella pagina.
Per inserire un testo preso da Word, o da qualsiasi altro sofisticato programma di scrittura, abbiamo due soluzioni:
Se si utilizza l'editor TinyMCE dovrai fare un passaggio intermedio per copiare il testo. Copia il testo su Notepad++ o su un semplice documento di testo di windows in modo che perda tutte le formattazioni e successivamente copia il testo all'interno dell'editor di Joomla.
Se si utilizza l'editor JCE avete la possibilità di incollare il testo da Word con un semplice passaggio. Infatti, basta copiare il testo da Word e incollarlo utilizzando l' opzione "Paste from Word". Così elimineremo tutto il codice superfluo e la pagine dell'articolo su Joomla si aprirà senza problemi.
Una novità rilevante che permetterà di mettere in contatto sviluppatori di extension, utilizzatori, tester e team di sviluppo. Parliamo del nuovo sistema di supporto di Joomla.org implementato al momento solo per la sezione Estensioni del sito ufficiale di Joomla. Ecco il link al supporto della JED che agevolerà tutte le figure coinvolte ad interagire tra loro fornendo un utile strumento per rendere sempre più "sociale" lo sviluppo di Joomla e l'intrecciare nuovi utili rapporti grazie all'innovativo sistema di ticket creato dal componente Maqma helpdesk.
Da oggi, tutte le comunicazioni in merito a iscrizioni o resoconti nella JED passerà attraverso questo sistema di inserimento ticket, ma non solo. Infatti, l'obiettivo è quello di riempire questa nuova area di guide utili a chi si avvicini o opera da tempo nello sviluppo di extension per il popolare CMS.
La fase successiva sarà di supporto alla ricerca cross-site per i team, i Trademark Application Integration e il mobile support/applications. Da qui si parte per un ridisegno della JED. Saranno inseriti molti più articoli Knowledgebase e quindi una centralizzazione della JED Documentation. Questo nuovo sistema fornisce una semplificazione nella ricerca di risposte.
"Il Team JED è impaziente di utilizzare questo nuovo sistema e in pochi mesi saremo in grado - scrive Matt Lipscomb - di riferire le statistiche sul numero e sul tipo di richieste di supporto che riceviamo".
Le strategie di posizionamento seguite da agenzie web specializzate si differenziano tra loro sopratutto per la tattica utilizzata, ed è ben noto come diverse tecniche possono essere sfruttate per spingere un sito nelle ricerche.
Se vuoi approfondire sulle Tecniche Seo, ti invito a visitare la sezione Dizionario Joomleliano dove vi è un elenco, superficiale, di definizioni di tecniche atte a dare rilevanza e visibilità ad un sito web.
Ho riflettuto su una frase che ho scritto nell'appunto di controllo di posizionamento scritto qualche giorno fa. La frase era "Nonostante lo stile white hat di questo blog, GG sembra sospettoso nei suoi confronti", ed in questo post voglio elencare alcuni motivi che mi spingono ad utilizzare sempre tecniche pulite, lecite, studiate per chi vuole durare a lungo.
Google ha sconquassato il mondo del SEO quando ha annunciato le modifiche apportate ai suoi metodi di indicizzazione e posizionamento con l'implementazione nell'algoritmo del cosidetto "Panda Update". Ancora non attivo in Italia, ma da quasi due mesi implementano nelle ricerche in lingua inglese, spero sia uno stimolo in più per utilizzare tattiche lecite, White Hat appunto. Non vorremmo che tra qualche mese rispuntino nelle serp cose viste nel 1999 quando testo nascono e keyword stuffing spopolavano, con un qualche ammodernamento della tecnica ed aggiornamenti al periodo attuale. Se google vuole molto contenuto, e non gli piaccino le pagine sottili... mi sa che il trucco per aggirare questo fattore sarà il primo ad essere messo in pratica.
Wired, tempo fa, ha intervistato due noti dipendenti di GG che hanno "raccontato dell'aggiornamento". Nel colloquio, parlando dello scopo dell'update panda, hanno detto che vorrebbero ridurre il contenuto meno utile, quello superfluo, quello che non merita buone posizioni nelle serp perchè insoddisfacente per l'utente. Alcuni hanno sostenuto che la duplicazione dei contenuti su più siti sia un fattore penalizzante arrivando a concludere che siamo alla morte dei backink, niente più article marketing, fine delle directory e dei comunicati stampa.
No, io direi che non è vero!! La chiave, secondo me , è continuare con il White Hat SEO per mantenere siti web di successo che guardano lontano. La Black Hat SEO è ormai un ricordo del passato e bisogna continuare ad operare in buona fede (tutto quanto dato per defunto che rientra nella white, non credo lo sia) pubblicizzando i nostri siti.
Costi molto più bassi
La Black Hat SEO comporta spesso un cospicuo acquisto di link al fine di incrementare il traffico verso un sito. Google ha punito JCPenney che hanno acquistato backlink specifici su una varietà di siti web non correlati, inviando un chiaro segnala che per il motore di ricerca questa tecnica non produce frutti duraturi. JC Penney è una grossa società che è in grado di gestire il costo finanziario dovuto all'acquisto di link, ma, tuttavia, se pensassimo a quanto hanno speso, sicuramente potrebbero pagarsi i migliori esperti nelle varie nicchie per scrivere articoli. Avrebbero potuto avere un rendimento molto maggiore dei loro investimenti, ed invece hanno solo perso dei soldi.
Ottimi rapporti con i lettori, i clienti, i visitatori
Un altro beneficio a lungo termine delle techiche White Hat SEO è che permettono di sviluppare relazioni organiche con i lettori ed i possibiili clienti. Necessario un bel po di lavoro in più, ma che può portare alla creazione di una base di traffico molto leale e stabile. Per fare un paragone su due tecniche utilizzate... niente spamming link o @mail spam. Meglio utilizzare Twitter, o proporre una newsletter dove il visitatore si iscrive volontariamente. Chi ti segue vuole essere libero di prendere decisioni sul tuo sito, tu devi informarlo per quanto e per quello che offri... sarà lui a decidere se iscriversi alla newsletter o seguirti su twitter.
Poco o nessun rischio per la salute del sito
Infine, pensa alle conseguenze di ciò che potrebbe accadere se Google decidesse di punire il tuo sito web per il perseguimento di tattiche Black Hat SEO. Le tecniche White Hat SEO sono approvate da Google, e per questo, minimo è il rischio di ricevere brutte sorprese come l'uccisione del tuo reddito in meno di un secondo per una penalizzazione manuale per l'utilizzo di tecniche scorrette.
Da un paio di mesi non scrivevo qualcosa sull'evoluzione di questo blog, ma visto che ho notato una certa differenza nel posizionamento organico del sito, e qualche novità introdotta da Google, prendo appunti.
Iniziando dalle pagine indicizzate, non è cambiato molto a livello quantitativo. Nel dicembre 2009 le pagine indicizzate era 850; l'immagine in basso raffigura la situazione attuale con 980 pagine. Ed ecco sputar fuori il primo gravissimo problema; tutta colpa di un plugin che non funziona più.
Questo è l'articolo n° 488 di questo blog; se aggiungiamo tutte le categorie e le sezioni, e le più di quaranta pagine "derivanti dalla homepage" seguendo la paginazione (per ogni sezione e per ogni categoria la paginazione crea altre pagine nello stile page1 - page2), arriviamo a circa 900.
Le tre frecce stanno ad indicare 3 snippet dove titolo e descrizione sono identiche. Sono pagine di ricerca, quindi con contenuto differente, ma con questi importati tag duplicati.
Utilizzavo un addons che mi riscriveva i titoli (il tag title) delle pagine di ricerca e dei tag. Lo stile era "Keyword della Ricerca | Titolo primo contenuto | Titolo secondo contenuto". Abbastanza lungo come tag title, ma ottimo sistema per differenziare le varie url generate. Il mancato funzionamento del plugin crea moltissime pagine duplicate, almeno per il title e la descrizione.
Da corregge subitissimo!!! Se non risolvo il problema dei contenuti duplicati non mi resta che un noindex a queste pagine; non ci sono alternative.
Andando a vedere un pò come siamo messi a posizionamento, devo confidarvi un segreto. Credo di aver subìto una piccola penalizzazione dovuta all'inserimento di un link a questo blog nel footer di un sito con più di 80000 pagine. Il WMT mi restituiva da questo sito ben 67000 backlink. La penalizzazione??? sono finito in terza pagina con la key secca Joomla.
Bhèèè, mai conquistata sino ad oggi la prima pagina nel motore per questa key secca; ma da essere nei top 4 della seconda pagina (ero molto soddisfatto di questa posizione), a metà terza c'è tanta tanta differenza. Ora sembra che ci sia un "risveglio" (tolto quel link 7 gg fa) graduale.
Probabilmente, altro fattore che ho preso in considerazione nel trovare una motivazione a questa perdita di posizioni è stato l'esagerazione nei titoli dei post (ovviamente direte voi) del termine Joomla. Nonostante lo stile white hat di questo blog, GG sembra sospettoso nei suoi confronti.
Devo dire che guardo moltissimo, più che alla homepage, come si posizionano gli articoli che scrivo... che poi alla fine sono quelli che portano ingressi. Infatti, non ho grosse percentuali di gente che raggiunge questo blog entrando dalla home; un buon 70% lo trova tramite ricerche molto diverse e variegate con più termini. E questo è ottimo!! I quasi 500 articoli ricevono tutti delle discrete visite al mese, anche se i top articoli sono quelli che trovate nella colonna qui a destra "i più letti".
Stanno andando bene gli ultimi articoli che ho scritto, poco attinenti a Joomla, ma abbastanza completi e molto ricercati nell'ambito trattato. In generale, prendendo in considerazione i primi mesi del 2011, vi è una crescita costante che si aggira tra il 5 ed il 10% ogni mese tanto da farmi stimare una media costante di 1000 visite giornaliere entro la fine dell'anno. Anche se moltissime agenzie web e semplici webmaster utilizzano joomla, trattasi sempre di argomenti di nicchia, e non mi aspetto certo milioni di visite. La crescita che noto dai dati di google analytics è confortante, e unita alla quantità di commenti ed @mail che ricevo da questo blog, anche molto motivante.
Trovo interessante che il 47% degli ingressi dalle ricerche sui motori di ricerca arrivano nelle pagine di sezione elencate nel menù principale. Stranamente, la sezione più produttiva è moduli Joomla seguita a ruota da Seo Joomla e la sezione dei template. Le Guide per Joomla sono subito dietro.
Riguardo alle posizioni che portano queste visite (dimenticavo: in media 800 unici al giorno con finesettimana catastrofici che abbassano di molto la media), ci aggiriamo per diverse sezioni tra la quarta e l'ottava posizione per ricerche con termini accoppiati alla key principale Joomla. Solitamente, sopra queste pagine di Joomla Blog c'è spesso, e giustamente, Joomla.it e Joomla.org.
Nonostante il posizionamento della home page ( in testa da più di sei mesi con Joomla Blog e Blog Joomla) sia ottimale per avere questi importanti "consigli per i visitatori"() nemmeno dei mini-sitelink se ne ha l'ombra. Ma non demordo, perche con la ricerca con i termini uniti (joomlablog e blogjoomla) già son ben presenti insieme alle "3 pagine di appoggio".
Considero questa tipologia di ricerca importante perchè mi fa capire qualcosa sulla salute del blog in generale, e della considerazione che il motore ne trae dalle sue pagine. Dovrei spingere un pò quelle pagine già visualizzate nello snippet? Ummhhh, no!! lascio fare a GG.
Vedo arrivare dal basso, sempre più veloce, la pagina di Blog Joomla su twitter e subito a seguire la page di facebook. Rispettivamente del 3% e l' 11,4 sono le percentuali di ingressi sul totale dai due social network... conscio che la vita sociale di questo blog si può migliorare, puntare a staccarsi un pò di più dalla "dipendenza da GG" è cosa buona e giusta.
Ho trasferito il blog a nuovo server da poco tempo, e il miglioramento di velocità nel caricamento delle pagine forse ha un pò attenuato la piccola penalizzazione di cui parlavo prima.
E' noto ormai da qualche mese, e lo sarà di più con l'introduzione del Google Panda Update, che la velocità di un sito web sta assumendo un ruolo decisivo per comparire in buone posizioni nelle ricerche. Se è vero che GG vuole proporre risultati soddisfacenti e mantenere il suo monopolio nelle ricerche, la velocità delle pagine proposte sarà sempre più un importantissimo fattore. La media di apertura delle pagine di Joomlablog è scesa da quasi 4 secondi a 2,2 secondi... e già a te che leggi ti vedo più felice!!
Non è solo il caso di questo blog, ma google da un pò di tempo taglia i titoli e ci piazza il title generale del sito a chiudere la frase che mostrerà nella serp. Sono abituato a non essere troppo conciso nei titoli che dò ai miei post e questa mi sembra una interessante innovazione, importante per la creazione o il mantenimento di un brand .
Ok.... questa è una prima bozza di questo articolo che modificherò nelle prossime ore/giorni man mano che troverò qualcosa di interessante.
Nel 2009 Google ha introdotto la prima bozza di Social Search come una funzione sperimentale progettata per aiutare a trovare informazioni rilevanti messe in risalto dai propri amici. Da allora costanti miglioramenti sono stati messi in atto, non sempre con buoni risultati, per legare più persone e presentare sempre più rilevanti risultati web. Oggi arriva la notizia che Google ha implementato la ricerca sociale a livello mondiale.
La Social Search si pone come obbiettivo quello di agevolare la ricerca delle pagine create o condivise dagli amici, compresi i link che sono stati retwittati o sharati nei più famosi social network. I risultati della ricerca sociale sono visibili solo da te e appaiono solo quando si è loggati al proprio account Google. Se si è eseguito l'accesso, Google potrebbe mostrare risultati come nell'immagine qui in alto.
Ma da dove vengono questi "suggerimenti" proposti dal motore? Google chiarisce che saranno comprese le persone della lista dei contatti nella chat di Google, i tuoi amici che sono su Google, la gente che ti sta seguendo in Google Reader e Buzz, da tutte le reti che hai collegato al tuo profilo di Google e da Twitter. Sicuramente non saranno solo queste le fonti, ma nel post su http://googlesocialweb.blogspot.com non vengono citati altri riferimenti.
Il video qui sotto è una delle presentazioni di questo nuovo servizio che il motore di ricerca ha diffuso oggi a livello globale.
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Interessantissimo video che tratta della censura del web e della diffusione dell'informazione online analizzando quali "segnali" grosse aziende quali Google e facebook acquisiscono dalla nostra navigazione e come possono utilizzare questi dati per mostrarci cose a noi gradite, o per meglio dire... cosa loro vogliono che sia di nostro gradimento.
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