Inserisco questo breve articolo nella sezione SEO di Blog Joomla perchè, come certamente già sai, tra le prime attività da compiere quando si ha un idea su un nuovo sito da mettere online c'è sempre la scelta del Nome a Dominio. Fattore fondamentale per il posizionamento di un sito, richiede molta attenzione ed una pre-analisi dei termini più cercati per l'argomento che vorremmo trattare sempre non sottovalutando che il nome che daremo al nostro sito dovrebbe essere semplice e facilmente memorizzabile.
Un'altra caratteristica da valutare, anche se assume minor importanza, è il TLD (top-level domain). Cioè l'estensione del domino (.it,.en,.info,.edu, etc etc). E' chiaro che se il nostro sito deve avere alta visibilità in Italia un .it è l'ideale, anche se la scelta di un altro Tld non arrecca complicazioni nella geolocalizzazione del sito visto che motori di ricerca come Google hanno tanti di quei fattori nell'algoritmo da poter tranquillamente selezionare una lingua preferenziale dove dare più rilevanza ai contenuti che andremo a inserire nella nostra nuova creazione.
Questa piccola anticipazione per consigliarvi un utilissimo tool che funge con tutte le estensioni (quasi tutte) e che permette di rintracciare con estrema facilità il nome a dominio che più ci garba e che potrà, in ambiente Seo, risparmiare tanto lavoro al webmaster - o all'esperto di ottimizzazione - che si occuperà di rendere gradito ai motori il nostro nuovo prodotto. Veramente utilissimo http://www.namestation.com/, piattaforma semplice da utilizzare, totalmente gratuita.
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di raccontare cosa fa questo tool perchè la sua semplicità è disarmante, la sua chiarezza unica... e, a differenza di altri tool, la ricerca del nome a dominio non si ferma solo ad un elenco di possibili alternative. Il tool ci da molto di più.... la pagina linkata in alto è la parte che ci interessa allo scopo di trovare il nome a domino più adatto alle nostre esigenze di posizionamento.
Ci troviamo nella pagina check multiple domain extension che già ci fa intendere le potenzialità di questo strumento. Ma cosa fa, namestation, oltre a indicarci i domini acquistabili e quelli già registrati? di più, molto di più.
La prima cosa da fare è inserire una o più termini nel campo Domain Name e cliccare su Check availability.
Dopo una breve elaborazione questo tool ci fornisce un elenco di possibili consigli per gli acquisti. Possiamo selezionare quelli che ci interessato e scartare gli altri, possiamo subito registrarli con godaddy se, senza bisogno di ulteriore analisi, abbiamo trovato il dominio che fa per noi. Ma se non siamo così superficiali, gli strumenti di analisi non mancano di certo. Vediamo qualcuno di questi, i più utili.
Il tool (immagine in alto), appena inserite le key che ci interessano, permette da subito di filtrare i risultati ed effettuare qualche impostazione per escludere qualcosa o ordinarli a nostro piacimento. Ci da la possibilità di selezionare solo domini con le 100 keyword più ricercate, ma anche un filtro per la lingua, possiamo selezionare per più termini un risultato casuale o key random, cercare voci correlate..... insomma, questo tool è fantastico, ma non è finita....
Andiamo alla parte più interessante. Oggi come oggi trovare un dominio libero con una storia alle spalle è un impresa non da poco e prima di conoscere questo tool non bastava meno di una settimana per verificare il dominio al Top correlato con l'idea da mettere online.
Name Station ci dice tutto, ma proprio tutto, sui domini che compariranno nella lista. Infatti, basta cliccare nella voce "analyze" del dominio che ci interessa per sviscerare le sue caratteristiche servendosi del classico DomainTools. Data di registrazione se già registrato, whois completo.... conoscerete senz'altro DomainTools... NO??.
Finito qui? assolutamente no, perchè il menù sulla destra in questa pagina è una vera e completa fonte d'informazione che, come detto sopra, ci fa risparmiare almeno una settimana da sprecare se tutte queste operazioni le dovessimo fare manualmente.
Questo è il menù di cui vi parlo dove, oltre alla semplice ricerca whois, troviamo anche dei link che ci forniscono info sulla posizione in google.com se il dominio è già registrato.
Cliccando su WayBack avremo a schermo la vita del dominio, sapendo prima dell'acquisto se già questo nome era stato usato e sopratutto che aspetto aveva e di cosa trattava in passato, tutto grazie a archive.org. Se il dominio non è mai stato registrato allora un no match ci dirà che non possiamo usufrire di trust ereditato da una vecchia registrazione e messa online del dominio.
Di seguito qualche dato statistico - ottimo per analizzare un concorrente (il tool è davvero eccezionale e si adatta a mille usi) - grazie ai dati di Alexa, ed ancora in basso il link al dominio per vedere il suo aspetto attuale.
Infine, ancora più in basso nel riquadro chiamato Find Alternatives, qualche buona offerta per l'acquisto sempre da valutare. Se poi abbiamo cambiato idea ed il dominio che stiamo analizzando non ci garba più, inseriamo le key in "new search" e ricominciamo da capo.
Fare del business online, ed imporsi in un mercato in costante crescita come gli eCommerce per prodotti di nicchia e con poca concorrenza, è relativamente semplice. Infatti, di seguito leggerete qualche utile passaggio - che definisco "nozione Seo di base" - per far si che un sito che vende i suoi prodotti sul web abbia la visibilità necessaria per ottenere conversioni.
Se hai un sito web che desideri posizionarsi per una frase, e questa frase non è particolarmente competitiva (uno o più termini che gli utenti ricercano con l'intento reale di fare un acquisto), è assolutamente possibile raggiungere una buona posizione in tempi relativamente rapidi semplicemente applicando alcune regolette e tecniche fondamentali (seguiamo come sempre quello che Google stesso consiglia nella sua guida).
Ottimizzare i titoli e renderli unici per ogni pagina è essenziale, sopratutto per le pagine dei prodotti. Sono queste che rivesto importanza, e non solo la home.
Il Titolo, o una parte importante della pagina, deve avere l' heading tag H1. Un uso parsimonioso degli heading nel testo aiuta l'utente a leggere il testo.
Scrivere il contenuto in modo leggibile e grammaticalmente corretto oltre a non moderarsi troppo nella lunghezza del testo, da 400 a 600 parole per presentare l'oggetto, non fanno certo male.
Ottenere backlink diretti a pagine interne, meglio se direttamente collegati al prodotto o ad una categoria di prodotti.
Utilizzare il meta description, che non è strettamente un fattore di ranking , ma contribuisce ed agevola i tuoi potenziali visitatori a scegliere il tuo annuncio tra i dieci presenti nella Serp.
La ricerche dei termini da utilizzare (i termini più ricercati), come già sicuramente sai, la possiamo effettuare sempre tramite lo strumento di GG Adwords, o con altri tool che si trovano online.
Per E-Commerce di nicchia, curare e mettere in atto queste piccole e semplici tecniche può far lievitare sia la visibilità del sito Web, ma sopratutto garantire il raggiungimento di quella nicchia di individui che realmente sono interessati ai prodotti e sono pronti a comprare.
Un Joomla Site, a livello di visibilità online, soggiace alle stesse regole di qualsiasi altra pagina web. Quindi, anche il nostro blog o sito web fatto con joomla, per ottenere più visite e fideilizzare qualche potenziale cliente deve seguire alcune regolette, da compiere tramite azioni sia on-page che off-page.
La strategia operativa diviene fondamentale. Una caratteristica immancabile, in tutte le norme esposte in seguito, è essere costanti nel proporci con una novità, costruire ebook coi link al nostro sito, essere presenti nei social, far crescere il nostro brand tramite article marketing, farci conoscere attraverso la partecipazione in forum/blog a tema. Vediamo dunque quali mezzi possiamo utilizzare per..
Come al solito al primo posto. Se ne parlato tante volte.
Immancabile per un blog/sito una pagina su facebook ed essere presenti su twitter. Sappiamo che un alta percentuale di girovaghi del web passa tantissimo tempo sui social. Bisogna esserci per forza.
Essere presenti in forum che trattano l'argomento del tuo sito/blog permette di ottenere visite interessate. Un link in firma può bastare per raggiungere un alto numero di possibili visitatori abituali. E' chiaro che se apri un blog conosci già, e sei presente, sui forum che trattano il tuo stesso argomento. No?!?
Un pò di article marketing non fa mai male, se scegliamo i luoghi giusti
Argomento scottante quello degli aggregatori di news. E' indubbio che, se scelti bene, analizzando il loro sistema di estrapolazione e pubblicazione, possono essere un notevole aiuto per farsi conoscere.
Creare Ebook può servire ad aumentare visibilità, ma è temporalmente dispendioso
Non è abituale operare con questa strategia, ma come al solito dipende dell' argomentazione del blog/sito
Azz... sentivo la storia dei bigliettini all'università tipo quelli per affittare camere. Funziona alla grande.. ti potrà capitare di sentir parlare del tuo blog tra gli scarni delle aule prima della lezione
Bello, mi piacciono ste cose... a te?
Un moduletto in homepage, che ci vuole?
Ogni tanto un telefono cellulare o una colomba di pasqua (dipende sempre dall'argomento trattato nel sito) può attirare i nostri visitatori abituali e portare qualche nuovo utente dalle nostre parti.
Sembra proprio di si. I backlink oggi sono decisivi per un soddisfacente posizionamento. Nonostante si abbiano contenuti interessanti, a volte è difficile emergere, riuscire ad acquisire popolarità, ricevere commenti, recensioni.. e ottimi backlink spontaneamente. Ed è per questo che si rende necessario andare a cercare, con attenzione e rigorosa strategia, link esterni che puntino al nostro sito. Sappiamo che non tutti i link sono uguali, anzi. Sembra che i motori di ricerca badino molto ad alcune caratteristiche del link che si riperquoteranno sulla forza che questo può dare al sito a cui punta. Vediamo alcune caratteristiche principali per considerare un link, un buon link.
Primo posto in questa classifica significa fondamentale importanza. Google preferisce i link da siti con una elevata correlazione. Un backlinks di qualità, è quello che proviene da un sito che tratta lo stesso argomento. Cercare di ottenere un link da una pagina interna del sito, e non solo per la home page, è sens'altro cosa buona e giusta.
Link da un sito con un alta visibilità è l'ideale mentre, al contrario, quelli da siti spam o bannati possono anche produrre penalizzazioni evidenti. Perciò preferire sempre la qualità alla quantità. Un buon collegamento (secondo i criteri dei motori di ricerca come Google) può aiutarti a migliorare molto di più di centinaia di link di bassa qualità.
Nella pagina dove vorremmo posizionare il link non devono esserci più di 100 link in uscita. Solo pochi link in uscita è l'ideale.
La pagina web che ospita il backlink ridistribuisce la sua popolarità proprio alle pagine linkate in essa. Tale ridistribuzione è inversamente proporzionale (o quasi) al numero di link che contiene. Se la pagina contiene 20 link, ogni link assumerebbe secondo una teoria uno/ventesimo di quota. Secondo questo calcolo, se la pagina contiene 100 link, questo acquisirà una forza pari ad un centesimo della pagina linkante. E quindi comprensibile che i backlinks che offrono le directory sono per lo più irrilevanti, in teoria
Tali collegamenti sono utilizzati per indicare ai motori di ricerca che il link non deve essere considerato un reale collegamento in entrata. Molti blog usano il Rel nofollow per evitare di essere vittime di spam nei commenti.
La qualità di un backlink si misura anche da quanto è hard link, che significa che i crawler dovrebbe essere in grado di seguirlo facilmente. Il collegamento ideale di un hard backlink comprende una parola chiave nel testo di ancoraggio e una o più parole chiave nella url del link. Inoltre, dovrebbe puntare direttamente alla pagina, senza reindirizzamenti. Per determinare se un link è duro, posizionare il mouse su un link nella pagina che ci interessa e guardate la barra di stato del browser dove si dovrebbe vedere l' indirizzo web. Assicurarsi che sia pulito, e diretto.
Idealmente, il link in entrata deve utilizzare le parole chiave che prendiamo di mira nel testo di ancoraggio, il testo serve a contestualizzare il link. Cercate di ottenere link il cui testo è la frase, o il termine chiave , che si desidera, piuttosto che il nome di dominio, o peggio, un semplice "clicca qui". Se possibile, il testo dovrebbe includere due o tre parole al minimo. Se il tuo sito parla di "affitti di case vacanza in burundi", inserendo la frase nel testo si può essere ben posizionati per "vacanza burundi " ma anche "affitti vacanze burundi" e "affitti burundi".
Sarebbe sensato non cercare di avere lo stesso testo in tutti i tuoi backlink. I motori di ricerca hanno imparato a riconoscere le diverse forme di una parola (genere, numero, declinazione) e le parole semanticamente simili (come i sinonimi). Una sequenze di diverse parole chiave - studiate precedentemente - attorno al tema del sito saranno molto apprezzate.
Google prende in considerazione la posizione di backlink nella pagina. L'ideale sarebbe ottenere un link in alto del corpo. Non scommettere sull'efficacia di un backlink posto nel piè di pagina o in una sidebar.
Un altro importante fattore da considerare nell’ottimizzazione di un sito fatto con Joomla consiste nella corretta gestione delle Url. La 1.6 che abbiamo provato, non si discosta molto dalla 1.5. La gestione degli indirizzi delle pagine è rimasta invariata nonostante si abbia il sentore che anche sotto questo aspetto qualche piccolo cambiamento ci sarà. Già l’inserimento del componente redirect ci permettere di “sistemare qualche url mal riuscita.
Le url generate da Joomla, nativamente, sono piene di parametri quali ? Iditem = & (E commerciale) ed in più c’è un index di troppo che non ci piace proprio. Un url illeggibile quello che vedete, per niente memorizzabile. Anche se motori come google hanno dichiarato che non hanno problemi con questo tipo di url, renderle più “umane da certamente dei vantaggi.
Dalla versione 1.5, nella configurazione globale è stato inserito questo tab. Seo Setting - o configurazione Seo nella versione italiana - dove possiamo scegliere se utilizzare le Friendly Url (url più leggibili) al posto delle Url standard.
Ci da la possibilità di utilizzare il mod_rewrite di apache e di aggiungere o meno il suffisso (solitamente .html) a tutte le pagine del nostro sito.
La voce unicode alieses sicuramente servirà per utilizzare un qualche alias, ma ancora è presto per parlarne perché non sembra funzionare nella versione di prova che abbiamo utilizzato.
Quali sono i vantaggi nell’ottimizzare le url? Diversi.
Intanto, come spesso abbiamo detto, le url leggibili sono migliori perché inseriscono, e google evidenzia i termini di ricerca anche nell’indirizzo delle pagine.
Danno sicurezza al potenziale visitatore che certamente predilige url con termini familiari anzichè una sfilza di virgolette, punti interrogati e id-item.
Le url leggibili rendono più semplice la memorizzazione delle stesse dando la possibilità al nostro visitatore di raggiungere il sito anche solo inserendo l’indirizzo nella barra apposita del browser
Ed infine, elimina questi fastidiosi parametri, com’anche quel’ index.php che ci sta proprio in mezzo… alle Url
Andiamo dunque nel tab configurazione seo è selezioniamo SI nelle voci Search Engine Friendly Urls, Use Apache mod_rewrite, e se vogliamo il suffisso nelle url mettiamo su SI alla voce adds suffix to Url
Ricordiamo che per far funzionare al meglio il mod_rewrite di Apache sarà necessario rinominare il file htaccess.txt che troviamo nella root nell’ftp del nostro sito. E possibile che il server che ospita il nostro sito necessiti anche di una modifica, non solo del nome del file, ma occorrerà anche decommentare qualche riga all’interno. Per alcuni host specifici per joomla quest’ultima operazione non si rende necessaria.
In questa slide notiamo la netta differenza di url dopo le operazioni appena esposte. Da un url indecifrabile, siamo passati ad un url semplicissima da ricordare. Ovviamente la url friedly sopra, e quella nativa sotto, portano ambedue alla stessa pagina della categoria servizi.
Joomla ci da la possibilità, con qualche piccolo accorgimento, di gestire le url delle pagine. Certo, non siamo al top, ma con qualche piccola strategia operativa, dopo aver capito il meccanismo di creazione, anche questa caratteristica del nostro sito potrà essere controllabile. Leggi la slide
Questi sono tre casi che possiamo incontrare quando vogliamo raggiungere un contenuto.
Joomla, anche nella versione 1.6, richiede nelle url gli Iditem. Ma possiamo cercare di rendere ugualmente piacevoli le nostre url. Abbiamo detto che la loro creazione e direttamente collegata alle voci di menù. Facciamo qualche esempio…
Collegando una voce di menù alla sub-categoria avremo una url di questo tipo dominio/sub-categoria/id contenuto
Collegando una voce di menù alla top-categoria avremo una url con la top-categora/id sub-categoria/id contenuto
Collegando direttamente u contenuto ad una voce di menù avremo una url dominio/titolocontenuto
Se abbiamo contenuti inseriti in categorie non collegate a nessuna voce di menù, nell’url comparirà dopo il nome a dominio /component/article/contenuto.
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