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Digg, De.licio.us, Reddit, Twitter o Facebook? Questi sono i social più in voga del momento, e che possono aiutare il tuo sito ad acquisire qualche visita in più. Ma "pubblicizzarsi" sui Social può essere molto dispendioso, sopratutto se si hanno diversi siti, e se si decide di operare manualmente senza servirsi di strumenti automatizzati. Ma su quale dei social elencati è più "profittevole" investire del tempo?

La maggior parte della gente potrebbe rispondere Twitter, pensando che questo microblogging ha un grosso seguito e fa dell'istantaneità una delle sue caratteristiche primarie.
Ad oggi non abbiamo nessun commento ufficiale da parte di Google o altri motori su quali social networking puntare di più allo scopo di influenza il trust rank dei nostri siti.
Io un idea c'è l'ho!!! se vuoi, dimmi la tua nei commenti.

Twitter è il re dunque? No, direi di no.

Gli ultimi studi presentano un quadro molto diverso rispetto a qualche anno fa, quando ci fu l'avvento di questi nuovi strumenti di condivisione e cazzeggio. Oggi le varie ricerche disegnano molto chiaramente come la condivisione di link e note su Facebook lo pongono in una posizione dominante considerando il tempo da dedicare in relazione con altri Social Network.

Un tweet ha un impatto minore sul traffico al nostro sito di quanto lo ha uno link o una condivisione su Facebook.
Vediamo perchè!!


Un tweet compare ad un utente twitter solo se questo ci sta seguendo o legge una lista; il nostro cinguettio è quindi visibile solo per i "pochi seguaci". A meno che non vi sia un Re-Twitter, il tweet di solito muore in breve tempo. Per qualcuno che può contare su centinaia di migliaia di seguaci l'esplosione iniziale di un tweet può avere un impatto sicuramente maggiore; ed è per questo che Twitter ancora regge arrancando faticosamente il confronto... ma bisogna avere tanti seguaci. La realtà è che la maggior parte delle persone non hanno centinaia di migliaia di seguaci e nemmeno decine di migliaia di seguaci. Io con questo blog ne ho meno di cento.

Facebook presenta una serie di caratteristiche molto diverse

Quando un link viene inviato da un utente di Facebook, questo è visibile sulla bacheca, nella pagina di profilo, e tra i più recenti. Il collegamento compare anche nelle bacheche di tutti gli amici che hanno scelto nelle impostazioni di consentire di condividere le "novità" pubblicate da voi. Una volta che il link si trova nella bacheca degli amici, è visibile a tutti gli amici dell'amico che visitano la sua bacheca. Ovviamente, il collegamento può diffondersi in lungo e in largo, come si può immaginare. Se qualcuno ha deciso di condividere il link, quanto descritto sopra si "eleva all'ennesima potenza".

Al contrario di un tweet, che nella maggior parte dei casi ha una vita piuttosto breve, un link su Facebook è di durata molto maggiore. Ti faccio un esempio: una causa potrebbero essere alcuni giochi di Facebook. Facebook ha una serie di "giochi impiccioni" che scorrono le bacheche e le info degli amici in cerca di post molto più vecchi di 24 ore per facilitare l'esperienza di gioco e provare a legare due profili differenti con argomenti in comune. Ma basta anche che qualcuno scorra la tua bacheca e, condividendo qualcosa, lo riporta a nuova vita più e più volte. Su Facebook difficilmente qualcosa si perde, e questo "sì" è un bene, ma anche un male.

Un altro fattore che mette davanti Facebook a Twitter per la costruzione di trust rank sono i commenti. Ogni singolo commento su un link di FB si espone a diffondersi ad un altro gruppo di persone; e dunque possiamo sostenere senza remore che facebook è il terreno ideale per facilitare la diffusione di un collegamento sia a breve che a lungo termine. Considera anche che Facebook visualizza in modo casuale i post inseriti dagli utenti che hanno ricevuto commenti recenti ma che possono risalire anche ad alcuni mesi.

Insomma, ad un primo approccio - e dalla mappa di diffusione datata dicembre 2010 - sembra che abbiamo individuato il RE dei Social Networking per facilitare la diffusione dei contenuti di un sito o di un blog. Ho paraganato solo twitter e facebook perchè li ritengo più di una spanna più in alto in confronto a quelli citati ad inizio articolo.

Concludo.... se scegliamo di dare precedenza a uno di essi gli altri non vanno trascurati del tutto perchè, oggi più che mai, differenziare le visite e cercare di essere presente dappertutto può portare solo vantaggi futuri attenuando la perdita di traffico dovute ad una penalizzazione dei motori di ricerca, o un ban, o la chiusura di qualcuno di questi importanti Social Networking.

250 mila sarebbero i profili che sono finiti su Lovely-Faces.com, un sito di incontri online che nemmeno inaugurato aveva già nel suo archivio 1/4 di milione di utenti. Una colossale operazione che ha voluto dimostrare in modo simbolico come il libro delle facce non è un posto sicuro dove depositare i nostri dati. I 250mila profili facebook, comprensivi di foto ed informazioni personali (anche se appartenenti a profili pubblici), sono stati importati in automatico.


Nessuna iscrizione volontaria, ma "solo" un estrapolazione dei dati pubblici disponibili su Facebook messa in atto dagli autori del progetto, Paolo Cirio e Alessandro Ludovico, i quali si sono posti a disposizione nel cancellare da LovelyFaces chi non ne voglia far parte. Intanto, il sito esempio della vulnerabilità di Facebook non è raggiungibile e risponde con un "servizio temporaneamente KO" a chi prova ad accedervi.

Resta il fatto, nonostante sembri che legalmente non ci siano infrazioni rilevanti - escludendo una azione di Faceboook - trattandosi di "cose pubbliche", che il rastrellamento dei dati di facebook non sia eticamente perfetto....

Un record invidiabile per molte piattaforme di microblogging quello raggiunto da Twitter qualche giorno fa. Infatti, l'indiscusso strumento di microcontenuti raggiunge i 20 miliardi di Tweets con una crescita di inserimenti che non ha precedenti nel mondo del Web.

Twitter 20 miliardi di Tweets

Il traguardo arriva dopo soli due mesi dal raggiungimento dei 15 miliardi di tweets, e circa cinque mesi dopo da quando ha raggiunto 10 miliardi. Indicazione chiara che i livelli di attività sul servizio di microblogging continua ad accelerare.

Twitter, dall'inizio di quest'anno prosegue con una media di 50 milioni di tweets al giorno e sembra che questo trend non voglia per nessun motivo rallentare nonostante altre alternative al cinguettio cercano in tutti i modi di ritagliarsi uno spazio che probabilmente non avranno mai.


Per usare Twitter in italiano, andate nelle vostre impostazioni e selezionate la lingua dal menù a tendina.

 


Che io sappia, è solo tramite gli rss del nostro sito il come collegare Joomla a Twitter. Però, anche se l'unico, certamente è da sfruttare perchè è comodo, semplice da configurare, ma sopratutto automatico. Facciamo tutto con twitterfeed.


Twitterfeed è uno strumento che permette di pubblicare i feed rss di un sito, o blog, nella nostra pagina di twitter. Quindi ogni nuovo contenuto noi pubblichiamo, istantaneamente - o quasi - viene a crearsi un cinguettio a tutti gli amici di twitter (follooooowww). Bello vero?

Cosa ci serve per integrare Twitter e Joomla

1) una pagina su twitter (banale, vero?)

2) un feed rss da distribuire per il nostro Joomla Site

3) un account su twitterfeed

Come funziona Twitterfeed

La prima cosa da fare è crearsi un account. Dopo loggati, occorre sottoporre ad analisi il nostro feed.

 


 

Nella pagina per creare un nuovo feed viene chiesto di collegarsi, inserendo nome e password di twitter - o di facebook, ma questa è un altra cosa -; lo potete fare tranquillamente. Dopo aver selezionato il tipo di account (Twitter) inserite i dati della vostra pagina di twitter e vedrete dopo il messaggio di conferma come possiamo configurare il nostro feed. Diverse opzioni, ma diciamo che basta solo inserire la url dei nostri feed. Potremmo anche modificare nome, descrizione, etc etc. del feed, dando una "fisionomia al cinguiettio".

Il feed verrà analizzato, è se conforme comunicherà con la pagina di twitter. I tuoi twitterfollow verrano dunque informati della pubblicazione di un nuovo contenuto con un "rumoroso" cinguettio di 140 caratteri.

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