Un periodo particolare riguardo alle norme sul copyright e sui diritti dell'autore del contenuto presente in rete. Ma qui evito di parlare di Agcom - Autorità per le garanzie di comunicazione - e della nuova direttiva che potrebbe ancora coinvolgere un numero imprecisato di siti web che in meno di un attimo e senza nemmeno un contradditorio giuridico vedrebbero pagine, o l'intero sito, oscurato per una semplice segnalazione di violazione. Se non avete idea di cosa stia dicendo, vi invito a visitare Punto-informatico.it e cercare gli articoli di Guido Scorza che ha ampiamente discusso l'argomento. Ecco un link ad uno degli articoli più interessanti di Scorza.
Bene, se hai letto il link consigliato ti sarai fatto un idea. Il Regolamento relativo alla disciplina del diritto d'autore nelle reti di comunicazione elettronica è direttamente collegato alla norma sul diritto d'autore, a cui per gli strumenti audio-visivi ed i giornali si adatta abbastanza bene (forse).
Diverso è quando si parla del web, e di questo splendido strumento culturale e sociale che tutti chiamano Internet. Infatti, la condivisione di contenuti in rete, basata principalmente sui link che collegano pagine e pagine di contenuti modificano di molto il contesto, che va a cozzare con le attuali norme che regolano il diritto d'autore.
Tra le principale "regole" da tenere in considerazione nel valutare lo "sfruttamento di un opera coperta da copyright" vi è ovviamente lo scopo finale della riproposizione.
Riprendo uno stralcio, parte di un paragrafo, dal sito homolaicus.com che spiega, secondo me meglio di qualsiasi altro, quando un sito può essere definito commerciale:
Indubbiamente un sito è “commerciale” quando il suo amministratore o comunque il proprietario del dominio è iscritto al registro delle imprese, possiede una partita iva e fa business to consumer e/o business to business, rilasciando, per le operazioni di vendita, una regolare fattura. Un sito è commerciale quando esiste la possibilità di vendere e acquistare, pubblicamente o in un’area privata, in maniera legale, determinati articoli o beni materiali o immateriali, servizi o contenuti digitali.
Una tale definizione però, pur essendo molto ampia, non riesce a includere tutte quelle tipologie di siti che a vario titolo risultano essere coinvolti in operazioni che in qualche misura possono essere definite di tipo “commerciale”.
Infatti un sito può essere definito “commerciale” anche quando:
In tutti questi casi non avrebbe senso permettere l’uso, da parte del gestore o proprietario del sito, di materiale protetto senza obbligo di pagarne i relativi diritti. Chi fa un qualunque uso commerciale dei propri contenuti digitali, è tenuto a pagare il diritto d’autore, là dove questo viene legalmente preteso.
Tuttavia la stragrande maggioranza dei siti didattici e culturali, nel web nazionale, non sono commerciali, e per le seguenti motivazioni:
Homolaicus.com avanza anche delle proposte su come dovrebbe, la legge sul copyright, adattarsi al Web e non viceversa.
Le proposte potrebbero essere le seguenti:
Qui si può concludere dicendo che la scelta del “fair use” non sarebbe affatto penalizzante per il copyright. Lo dimostrano i dati provenienti dagli Usa, dove da tempo si è adottata questa regolamentazione nell’uso delle opere protette. Stando infatti alle stime della Computer and Communications Industry Association, se nell’ultimo decennio il copyright ha permesso un giro d’affari di circa 1,3 trilioni di dollari, il fair use avrebbe raggiunto la cifra dei 2,2 trilioni. Le attività e le industrie che dipendono dal fair use costituiscono un sesto dell'intero prodotto interno lordo degli Stati Uniti ed hanno finora generato 11 milioni di posti di lavoro.
Ora mi sorge un dubbio: io uso adsense, ho partita Iva perchè mi occupo di siti web, della creazione, dello sviluppo e del posizionamento. Solitamente non copio, ma mi capita come in questo post di estraporale alcuni pezzi in rete scritti da altri senza badare troppo alla licenza d'uso ma col solo scopo di integrare ciò che scrivo. Penso che il 98% dei blogger usa fare così.. linkando la fonte e citandola nel post.
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