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Questo è il mio primo post che tratta di App per Android, e credo che con mAnalitycs risolverò tanti problemi a chi come me ha da controllare le statistiche di numerosi siti web. Per un mio pallino cerco sempre di non legare assieme più siti web cercando di "dissociarli" il più possibile, sopratutto quando mi servo di servizi esterni come quelli messi a disposizione da Google. Ovviamente non ho nulla da nascondere, ma credo che il mio modo di agire sia condiviso da tantissimi webmaster che prediliggono avere tanti account su google, ognuno legato ad uno specifico sito web.

Questo modello ha diversi difetti, ma anche alcuni vantaggi che non sto qui ad elencare per non andare troppo fuori tema. Infatti, questo articolo nasce con lo scopo di consigliare un app fantastica e gratuita che ho scoperto da qualche mese e che mi ha risolto un grosso problema di tempo. L'App si chiama mAnalytcs, ed è scaricabile gratuitamente dal market.

Cosa fa mAnalytics

Bhèè... già il nome dovrebbe fare intendere che questa app si interfaccia con Google Analytics fornendo sul tuo smartphone Android tutti i dati essenziali che servono per monitorare un sito web. Un sito Web?!??  noooo... mAnalytics è capace di monitorare un numero infinito di siti (io ne controllo una cinquantina) fornendo i seguenti dati:

Visite
Pagine viste
Visitatori unici
Pagine viste/visite
Bounce Rate
Media del tempo di permanenza
% nuove visite
Referrers
Termini di ricerca
Pageviews per titolo
Visite per paese

Inoltre, questa app dimostra tutta la sua utilità perchè i dati possono essere serviti anche con intervalli temporali che possiamo selezionare facilmente con un semplice click sulle 5 opzioni che vi mostro nell'immagine che vedete qui di seguito:

Oggi
Ieri
Ultimi sette giorni
Ultimi trenta giorni
Si può scegliere un intervallo di date

In sintesi, si può dire che hai sempre con te Google Analytics per tutti i tuoi account che basta configurare inserendo nome utente e password una sola volta per poi, con due click, avere sotto mano tutte i dati statistici che ti servono.

L'app la scarichi da qui, come detto è gratuita, e l'unica cosa che devi sopportare sono gli Admod. Ma per un app così, un pò di pubblicità (a dire la verità, nemmeno troppo intrusiva) confrontata alle varie possibilità che offre è davvero nulla. Esiste una versione a pagamento che con soli 0,79 € offre qualcosa in più, ma già quella gratuita la trovo più che sufficiente.

Pubblicato in Trucchi e consigli

Le statistiche sono la manna dal cielo per un piccolo o grande blog perchè permettono di valutarne l'efficacia online e ci aiutano ad individuare problemi e trovare di conseguenza la soluzione migliore grazie a test di analisi e confronti. Guardavo le statistiche di questo blog almeno una volta a settimana, sino a qualche tempo fa, ma oggi mi ritrovo a dare un occhio a cosa dice analytics almeno ogni due giorni. Infatti, obbiettivo dei miei controlli non è il numero di visitatori unici, ma la frequenza di ribalzo è il dato che al momento mi interessa di più.

Cos'è la frequenza di rimbalzo o bounce rate

Bounce Rate è un termine utilizzato nell'analisi di traffico sui siti web. Un bounce (in inglese rimbalzo) avviene quando l'utente abbandona il sito dopo aver preso visione di una sola pagina web e lascia il sito entro pochi secondi non trovando ciò che realmente era di suo interesse.

Molti sistemi di statistiche fissano il bounce rate (che si potrebbe tradurre come tasso di abbandono di un sito web) a 30 secondi: un utente si definisce disinteressato ai contenuti di una pagina se l'abbandona entro 30 secondi.

Il limite di 30 secondi è un valore di riferimento che comunque si sta decisamente abbassando anche a 5 secondi in alcuni applicativi software commerciali.

Un basso tasso di abbandono è indice di buona organizzazione dei contenuti e di un look and feel (ovvero aspetto grafico) accattivante, che invita l'utente a continuare nella esplorazione del sito.

La definizione analitica del bounce rate di un sito è il numero di visitatori che visitano una sola pagina del sito (per sessione di navigazione) diviso per il numero complessivo di visitatori.

La definizione analitica del bounce rate per una pagina web è il numero di visitatori che caricano solo la pagina diviso per il numero complessivo di visitatori della pagina.

Come si calcola e dove possiamo analizzarlo

Il bounce viene espresso in percentuale e si riferisce all'analisi pagina per pagina di un sito web. La media che ne deriva è la frequenza di ribalzo di un sito web.

Lo strumento che ci fornisce questo importantissimo dato ovviamente è Google Analytics, e nell'era del Panda non possiamo trascurare il BR del nostro sito in quanto pare sia un fattore che il motore prende in considerazione per classificare i siti nelle sue serp. A tal proposito, capita spesso che i visitatori del nostro sito che scappano dalla pagina di atterraggio provengano proprio da google che, non si sa bene per qual motivo, ha dato risalto ad una pagina che in quella ricerca del visitatore non ci dovrebbe essere. E allora? la responsabilità di un alta frequenza di ribalzo è di google?

In parte SI, ma questi "errori" del motore di ricerca nel proporre il nostro sito dobbiamo in qualche modo "sistemarli" per diminuire il numero di persone che, raggiungendo il nostro blog cliccando su un risultato della ricerca scappa via dopo pochi secondi.

Cosa fare per diminuire il Bounce Rate

Possiamo agire in diversi modi, ma tutte le nostre azioni devono essere comunque motivate dall'analisi dei dati preventiva e un susseguente controllo sui risultati ottenuti dell'azione intrapresa.

L'obbiettivo è quello di abbassare al minimo la frequenza di ribalzo che, in sintensi, ci permette di constatare che le pagine raggiunte dal visitatore contengono le informazioni che cercava. Avere una frequenza alta di ribalzo non serve al tuo sito, non serve al visitatore, non serve al motore. Quindi, non avendo utilità alcuna offrire pagine inutili, ecco alcuni metodi per cercare di migliorare questo dato:

1) Eliminare le pagine con bounce rate maggiore del 90%

Sono quelle peggiori perchè abbassano drasticamente la media. Scommetto che se analizzi il tuo sito scoprirai tante pagine che, nonostante il tuo parere non possa mai essere oggettivo, non offrono nulla e sono state scritte solo per acquisite qualche visita (inutile) in più. Il consiglio è quello di eliminarle del tutto, o, se proprio le vuoi tenere, metti il noindex per evitare che il motore le indicizzi. Se lo scopo è quello di farle indicizzare e posizionare e non hai intenzione di eliminarle è inutile che continui a leggere questo post perchè non hai inteso che una frequenza di ribalzo alta non è altro che un fallimento della pagina e, di conseguenza, una brutta presentazione per tutto il tuo sito.

2) Riscrivere le pagine con frequenza di ribalzo maggiore del 70%

Queste sono solitamente pagine migliorabili; c'è un 30% dei visitatori che non è scappato via appena aperta la pagina. Evidentemente hanno letto qualche riga, ma i concetti espressi sono irrisori o incompleti tanto da stancare subito un buon numero di visitatori che non è arrivato nemmeno a metà pagina. Potresti riscriverle cercando di essere più completo e attinente alla chiave di ricerca che ha condotto utenze al tuo sito. In alternativa, metodo 3

3) Modificare le pagine con BR maggiore del 50%

Diciamo che queste pagine non sono da buttare, ed anzi sono quelle che con qualche piccola modifica possono soddisfare chi vi approda. Basta poco per migliorarle perchè la metà delle visite ha avuto un riscontro positivo. Basterebbe ad esempio una più chiara strutturazione della pagina, l'aggiunta di un video o un grafico, una frase spiritosa all'inizio o a metà post, una conclusione attraente ed utile per abbassare questo 50-60% a 30-40%. E' il nostro obbiettivo.... datti da fare. Queste pagine sono quelle a cui prestare attenzione maggiore perchè, per chi le ha visitate, non sono per nulla inutili e probabilmente manca poco per fare bingooooo.

4) Implementare le pagine che hanno frequenza di ribalzo dal 30 al 50%

Come per il punto 3, siamo alle pagine che hanno molta attinenza alla chiave cercata ma non sono ancora la top. Per renderle le migliori del Web basta davvero poco. Qui davvero poco da modificare; probabilmente quel 30% di visite che raggiungono la pagina e scappano sono da imputare non alla pagina in sè ma ad una posizione in serp non attinente. Sarebbe da analizzare a questo punto la key (o le key) con la quale il visitatore hanno raggiunto la pagina. Controllare che ve ne sia qualcuna poco relazionata alla pagina e capire come mai il motore vi propone per quella serp. Individuato il motivo di quella posizione, premettendo sempre che dobbiamo eliminare le visite inutili, agire per scomparire da quella ricerca. Solitamente parliamo di visite provenienti da ricerche a coda lunga, derivanti da una frase o un concetto presente nel post. Modifichiamo qualche termine della frase e abbassaremo il rimbalzo semplicemente perdendo posizioni per quella key lunga. Attenzione a non modificare cosa ci fa ottenere visite utili. Quando tocchiamo queste pagine dobbiamo prestare molta attenzione; rischiamo di perdere posizioni rilevanti ed attinenti nel motore di ricerca. Se non sappiamo dove agire, non tocchiamole e valutiamo un azione di linkbuilding diretta ad aumentarne la popolarità per i termini rilevanti.

5) Rendere più veloce l'apertura delle pagine del nostro sito/blog

La velocità è da tempo un fattore di ranking. Ancor di più lo è diventanta dopo l'implementazione del panda update. Ma più che al motore di ricerca, dobbiamo preoccuparci di cosa pensano i nostri visitatori e si sà che un sito veloce e scattante è molto gradito a chi lo raggiunge perchè dà l'impressione di non fargli perdere tempo inutile attendendo che una pagina si carichi. Valuta di togliere peso alle pagine eliminado qualcosa, ma anche di passare ad un server più performante o ad un sistema cloud.

6) Sistemare la grafica del nostro sito/blog

Un bell'aspetto è quello che ci vuole, e se il tuo blog è brutto a vedere puoi anche avere i migliori post del mondo... qualcuno scapperà senza nemmeno leggere la prima frase. Fai valutare la grafica del tuo sito a qualcuno disinteressanto, guarda come viaggia nel tuo blog, cosa ritiene bello e cosa invece non gli piace. Serviti di parenti ed amici e non intrufolarti nel loro giro nel sito. Devono essere loro ad indirizzarti, e non tu a suggerire cosa vuoi sentirti dire.

Se puoi, non dirgli che il sito è il tuo ed evita commenti che possano influenzare il loro giudizio. Ricorda che ognuno viaggia in rete a modo suo, e a non tutti piace la stessa cosa, quindi prendi più pareri possibili nel valutare graficamente il tuo sito/blog. Vedi dove cliccano, cosa guardano, da cosa sono attratti e cosa invece li rende indifferenti. Se hai diveri tester, preparati una serie di domande, non solo sulla grafica, e cerca di presentarle nei tempi giusti. Annotati le risposte; potrebbero essere fondamentali per sapere dove e come agire per migliorare la grafica, la navigazione, l'aspetto generale della tua creatura online.

Conclusione

Altri punti andrebbero discussi e sviscerati riguardo al bounce rate e ai metodi per diminuire la percentuale di abbandono di un blog/sito. Trascurando le varie tipologie di sito/blog, probabilmente, quelle che hai letto valgono per tutti i prodotti online indipendentemente dallo scopo e dal tema trattato.

Pubblicato in Guide per Joomla

Avevo già accennato alla prossima imminente uscita della nuova versione di Sh404 con integrato Google Analytics, ed è di oggi la notizia che finalmente è pronta al download la nuova release di questo fantastico componente che rende i nostri siti Joomla performanti e graditi ai motori di ricerca.

Anything-Digital, proprio oggi, ha inviato una @mail a tutti gli iscritti al sito. La riporto in italiano:

"Siamo soddisfatti di annunciare la disponibilità immediata di sh404SEF v2.1 con integrato Google Analytics. Questo rilascio contrassegna un passo da gigante per sh404SEF mentre ampliamo i nostri servizi  per aiutare le vostre campagne di ottimizzazione di Search Engine. Prima di installare sh404SEF v2.1, il consiglio è una attenta lettura della documentazione dove troverete anche una video lezione privata che in dettaglio analizza l'installazione, le novità e tutte le funzioni dell'integrazione di analytics. La versione 2.1 comprende tutte le nuove caratteristiche introdotte in giugno, tra cui spicca la nuova interfaccia utente completamente ristrutturata, la possibilità di avere mini URL automatizzati, la rilevazione di dispositivi mobile e la rispettiva commutazione della interfaccia e tanto tanto altro."

dev.Anything-Digital.com

La traduzione che hai letto non è completissima, ma ho pensato di inserire solo i punti essenziali. Quindi, per chi usa questo componente Seo, pronti all'upgrade e a studiare tutte le nuove funzioni che sono ben illustrate in questo video allegato alla comunicazione della nuova uscita.

{youtube}T6cHI4Zi8qI{/youtube}

 

Pubblicato in Componenti per Joomla

Una crescita inarrestabile quella delle reti sociali che hanno introdotto nuove forme di utilizzo di Internet e rivoluzionato l'interazione di piccole e grandi aziende col mercato. Piattaforme come Facebook ora sono parte integrante, non solo della vita del singolo, ma anche del businness di un azienda che si avvicina ai social per monetizzare i propri sforzi online.

Per questo si rende sempre più necessario un monitoraggio del traffico anche della pagina di Facebook, che a volte rende molto di più del sito aziendale perchè diretta e "a portata di click". Faccialibro da poco ha migliorato il Facebook Insights che però fornisce solo alcuni dati sugli utenti che visitano la nostra Facebook Fan page e le loro reali interazioni.

E' possibile, se volessimo incrementare i dati raccolti sulle visite alla Pagina Fan, utilizzare Google Analytics con un metodo molto semplice che spesso viene sfruttato anche con i nostri siti Joomla. Hai presente il modulo personalizzato in cui inserire codice html puro?

Google Analytics su Facebook

Vediamo un modo per migliorare il sistema di misurazione del traffico alle nostre pagine di Facebook tramite un' applicazione di terze parti molto diffusa sulla piattaforma social.

Ci serve un account con Google Analytics

Se non si dispone già di un account Google Analytics, è necessario crearne uno. Aggiungere quindi un nuovo sito in modo da ottenere da Google Analytics un codice di monitoraggio tipo questo: UA-XXXXXXX-Y

Generare un immagine per il monitoraggio

Per generare il codice di monitoraggio da inserire nella pagina fan - o nel profilo se vuoi - utilizziamo Google Analytics per le pagine fan di Facebook. Le informazioni richieste sono:

Analytics: Il codice precedentemente creato in Google Analytics
Dominio su Analytics: il dominio utilizzato per l'aggiunta di un sito web nel profilo
Page Link: nome per la pagina di Google Analytics
Titolo della pagina: Nome di riferimento

Il codice generato è quello che useremo per tenere traccia degli utenti chee non è altro che un immagine con dentro il codice che è possibile cambiare a nostro piacimento inserendo una nostra foto o il marchio aziendale. Avremo dati su quanti hanno visitato la pagina, da dove vengono, che browser utilizzano, il tempo di permanenza nella Fan Page di Facebook, e tanto tanto altro..... avremo Analytics su Facebook!! ...ma prima un ultimo passaggio.

Incollare il codice sulla nostra Pagina Fan di Facebook

Incollare il codice ottenuto nel passaggio precedente alla nostra Facebook Fan Page utilizzando il conosciutissimo Static FBML che ti permette di inserire codice HTML puro nelle pagine di Facebook. Da questo momento sarà attivo il monitoraggio degli accessi alle pagine dove hai inserito il codice.

Pubblicato in Facebook
Lunedì, 09 Agosto 2010 15:53

Analytics Asynchronous su Joomla

asynchronous img da techwyse.comSicuramente anche tu per monitorare il traffico al tuo sito utilizzi Google Analytics, ma forse non conosci un nuovo sistema di monitoraggio che Google ha lanciato alla fine del 2009 e che da inizio maggio 2010 viene fornito da Google Analytics a tutte le nuove registrazioni. Se ti interessa sapere di cosa si sta parlando, e delle migliorie di questo nuovo tipo di codice di tracciatura, vai su Analytics Asynchronous, poi torna qui che vediamo come integrarlo con Joomla.

Fatto? Occhiolino
Per utilizzare questo codice per il nostro Joomla abbiamo principalmente due scelte. Avrai letto che, al contrario del codice Analytics semplice, quello di asynchronous va posizionato in alto alla pagina.... quindi possiamo creare un modulo personalizzato, e dopo aver disattivato l'editor, incollarci il codice che ci fornisce Google. Pubblichiamolo in una posizione blocco modulo alta del template ed il gioco è fatto.

Due (contro)indicazioni:
devi avere una posizione alta nel tuo template dove mettere il modulo.
A volte il codice non raccoglie tutti i dati, o forse l'ho provato per troppo poco tempo da notare statistiche incomplete confrontate con altri dati.

Il Plugin Google Analytics Asynchronous

Se invece non vuoi copiare codici e vuoi usare un qualcosa di più semplice qui trovi il plugin Google Analytics Asynchronous pronto per il download nelle Extensions di Joomla.

La presentazione del plugin: "Un semplice plugin che offre agli sviluppatori web un modo migliore per tenere traccia dei visitatori del sito con Google Analytics. Sfrutta infatti il supporto per JavaScript asincrono per migliorare la velocità in cui viene caricato il codice di monitoraggio. Con questa versione del codice di monitoraggio, il frammento di Analytics è posto più in alto nella pagina senza ritardare il contenuto successivo."

Pubblicato in Plugin per Joomla
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