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Mercoledì, 10 Febbraio 2010 23:01

Il PageRank secondo Google

Girando un pò tra le pagine che si raggiungono dal link tutto su google nella home del motore di ricerca ho trovato la "vecchia definizione" di PageRank.

"Google utilizza il PageRank per esaminare l'intera struttura di link del Web e determinare quali pagine sono più importanti. Quindi conduce l'analisi di abbinamento ipertestuale per determinare quali pagine sono pertinenti per la specifica ricerca. Combinando l'importanza complessiva e la pertinenza specifica della ricerca, Google è in grado di visualizzare per primi i risultati più pertinenti e affidabili.

* Tecnologia PageRank: Il PageRank esegue una misurazione oggettiva dell'importanza delle pagine web risolvendo un'equazione con oltre 500 milioni di variabili e 2 miliardi di termini. Anziché contare i link diretti, il PageRank interpreta un link da Pagina A a Pagina B come un voto per la Pagina B espresso dalla Pagina A. Il PageRank valuta quindi l'importanza di una pagina dal numero di voti ricevuti.

Il PageRank considera inoltre l'importanza di ogni pagina che esprime un voto, in quanto i voti espressi da alcune pagine sono considerati di maggior valore, attribuendo quindi alla pagina collegata un valore più elevato. Le pagine importanti ricevono un PageRank maggiore e compaiono in alto nei risultati della ricerca. La tecnologia di Google usa l'intelligenza collettiva del Web per determinare l'importanza di una pagina. Non vi è intervento da parte di persone o manipolazione dei risultati; ecco perché gli utenti si fidano di Google come di una fonte di informazioni oggettive non influenzata dal posizionamento a pagamento.

* Analisi di abbinamento ipertestuale: Il motore di ricerca di Google analizza inoltre il contenuto delle pagine. Tuttavia, anziché semplicemente sottoporre a scansione il testo basato sulle pagine (che può essere manipolato dai publisher mediante i meta-tag), la tecnologia di Google analizza l'intero contenuto di una pagina e tiene conto dei caratteri, delle suddivisioni e della posizione precisa di ogni parola. Google analizza inoltre il contenuto delle pagine web vicine per garantire che i risultati restituiti siano i più pertinenti per una data ricerca."

Mi chiedo, ma come mai non gli danno un aggiornatina? ... non è cambiato niente da quando hanno costruito questa paginetta?

Pubblicato in Google

Google ha dichiaro nel mese di dicembre 2009 che chiunque effettui una ricerca sul motorone si ritroverà una serp inficiata dalle ricerche precedenti e dai click sui siti visitati. Chiaramente, non vedere una serp reale ma che dipende dalle nostre tipologie di ricerche e dai nostri click non penso che serva molto ne all'utente, che magari cerca qualche altra informazione oltre quelle già lette, ne a chi si occupa di posizionamento. Quest'ultimo infatti, considerando anche la geolocalizzazione delle serp, non riuscirà ad interpretare al meglio se il suo lavoro va nella strada giusta e quali iniziative intraprendere per migliorare la posizione del sito a cui sta lavorando. Esistono diversi metodi per evitare le serp personalizzate e, in rete, molte sono le soluzioni poste ma solo alcune funzionano davvero.

Disattivare le ricerche personalizzate di Google

Esistono principalmente due metodi per disattivare le ricerche personalizzate.

Se siete loggati nell'account Google potete aggiungere un parametro in coda alle query (&pws=0) che non farà altro che disattivare la personalizzazione per la specifica richiesta. L'alternativa suggerita da Google è quella di cancellare la cronologia delle ricerche, ma questa verrà nuovamente infoltita mano a mano che si utilizza Google da loggati.

Se non siete loggati nell'account Google, cliccando in alto a destra sul link Web History (cronologia web) potete disattivare per sempre la personalizzazione che a quel punto cancellerà il cookie nel sistema e mostrerà i risultati effettivi (forse).

Non poteva certo mancare la realizzazione di uno strumento che permette di effettuare ricerche reali.

Pubblicato in Google

Tempo fa ho condiviso un consiglio-suggerimento che ho letto sul Taglia Blog dove veniva presa in considerazione la possibilità che Google potesse utilizzare la barretta della sua toolbar come segnale del buono – o cattivo – stato di un sito attraverso l'addons per browser che il motore consiglia di installare.

Il tagliablog aveva suggerito a Google di utilizzare per la barretta della toolbar tre colori: il verde, il giallo, … e il rosso per distinguere il buono stato di un sito. Una comunicazione, un avviso, un segnale che GG potrebbe inviare ai Webmaster suggerendo come la loro creatura viene considerata. Infatti, una delle pecche sempre attribuita al motore di ricerca è la poca comunicazione coi Webmaster, attenuata dalla pubblicazione della Guida ai Webmaster qualche anno addietro.

Nonostante la Guida, famose penalizzazioni senza preavviso vengono attuate dal motore, e chi con la coscienza pulita cerca di individuare il problema spesso non riesce ad interpretare al meglio dove sia l’inghippo che ha prodotto un declassamento di posizioni o un calo di PR. Azioni in buona fede, ma contrarie alle direttive, vengono spesso messe in atto inconsapevolmente dai Webmaster. Anche un semplice link ad una risorsa esterna può produrre una penalizzazione, visto che GG sta attuando una campagna contro la vendita di link tanto serrata da penalizzare un sito se questo linka una risorsa non attinente, non a tema, senza utilizzare il rel=no_follow.

Inserire link nel footer potrebbe, ad esempio, far cadere un sito in un limbo da dove è difficile uscire anche perché azioni in buona fede spesso vengono interpretate male tanto da far perdere, oltre che PR, anche posizioni importanti attraverso le famose penalizzazioni -30, -60, -90 e la peggiore di tutte, la – 999.

Utilizzare la barretta come segnale, da un punto di vista operativo, renderebbe il lavoro di verifica - si dice che le riconsiderazioni vengano studiate manualmente - del motore sulle richieste di riconsiderazione molto più leggero, anche perché la perdita di posizioni non è sempre imputabile ad una penalizzazione, e non ci sarebbe motivo per scrivere a google. Ovviamente, con barretta verde - se google utilizzasse il "modello semaforo" -, nonostante la perdita di N posizioni in serp, il webmaster non si sognerebbe nemmeno di inviare una riconsiderazione e punterebbe invece a trovare altre soluzione per recuperare quanto perso. Mentre sarebbe più semplice per chi si vede la barra gialla, o peggio rossa, cercare nelle sue azioni recenti il motivo di tale tragedia. Si... è una tragedia perché google porta il 60-70% di traffico alla maggior parte dei siti, e perdere questa percentuale significa vanificare il lavoro di mesi, o addirittura anni.

Sabato, 02 Gennaio 2010 10:28

Phoca Maps Plugin - Mappe sul nostro Joomla

Tra i vari moduli che ho provato per inserire le mappe di googlemap su Joomla quello che più mi ha impressionato è Phoca Maps Plugin. Motivi? Semplice e completo.

Col Plugin Phoca Maps è possibile visualizzare uno o più Google Map sul tuo sito Joomla, anche in un solo articolo puoi inserire quante mappe vuoi. È possibile visualizzare la mappa, o anche solo il link alla mappa selezionata. Quando l'utente clicca su questo link, la mappa verrà visualizzata in una finestra popup standard.
Il plugin è di semplice utilizzo. Alcuni esempi:


Pubblicato in Plugin per Joomla

Un Joomla è un sito come tutti gli altri. Nel senso che per posizionarlo vanno seguite le stesse regole di qualsiasi altro Csm o blog su blogger. Quindi, la Guida introduttiva di Google all'ottimizzazione per i motori di ricerca vale anche per i nostri sitarelli Joomla, e non possiamo certo trascurarla. Con il nostro JoomlaSite attuare i consigli di Google è abbastanza semplice e già senza niente da installare si può coprire il 60/70% delle tecniche consigliate da GG.

Se giri un pò su Blogjoomla.it sicuramente troverai qualche utile indicazione su come rendere Joomla ottimizzato senza ricorrere a nessun supercomponente... ma intanto, cliccando sull'immagine qui in alto, puoi scaricare la guida di Google in formato .pdf e leggerla comodamente quando vuoi. Prestare particolare attenzione a quanto citato nella guida sta alla base del posizionamento, infatti Google la chiama "introduttiva" proprio perchè sono nozioni basilari, che partono dalla costruzione di un buon contenuto al tag alt nelle immagini. Cita anche gli strumenti di Google, e come scrivere il titolo di un post. 22 pagine interessantissime... vista sopratutto la fonte da cui provengono.

Pubblicato in Seo Joomla
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