Siamo un Web di megacontenuti e micromessaggini, cercando quello che interessa approdiamo in remote destinazioni di lunghissimi articoli - con buone probabilità, quelli che cerchiamo - e di microcontenuti che non dicono niente. Twitter spinge e Google acconsente: si parla che presto si avvicinerà il momento che vedremo le serp infestata di cinguettii di twitter e note di facebook. Ma perchè?
Forse non ho capito twitter, ma non credo che le twitterate interessino a qualcuno, meglio trovare in serp l'articolo che linkato, se ne linkano uno. Non credi?
Non capisco questa frenesia nel real search troppo legato a questo tipo di social. Se twitter, come altri social, è seguitissimo significa che non comprendo qualcosa. In poche parole, come altri non sto li ad esprimere i miei pensieri in 140 caratteri ma l'account lo uso solo per diffondere i contenuti dei miei siti che preferirei fossero indicizzati e raggiungibili direttamente e non tramite una twitterata. Non capisco come Google creda che gli utenti siano più interessanti a un twitter sforzandosi così tanto per indicizzarlo in real time, anzichè puntare sullo stesso procedimento per i veri contenuti, quelli che valgono.
Puntare sull'indicizzazione di contenuti interessanti in real time sarebbe certo positivo, ma la validità degli stessi non può essere mescolata e compromessa da qualche twitterio lanciato dal non mai capito twitter. In serp vorrei trovare ciò che cerco, e non un canticchio messo li solo perchè è postato su una piattaforma di social importante.
Non sono contrario al real time search, anzi. Ma preferirei che fosse applicato solo per contenuti validi e non per cinguettii inutili.