Si è sempre detto che il vino buono sta nelle botti piccole, e forse a questo detto si è rifatto Google quando ha pensato bene di rimpicciolire le url tagliandone la parte centrale. Un rivoluzione del web questo nuovo modo di intendere un collegamento ad una pagina. Già servizi tipo TinyURL e Bit.ly sono abbastanza diffusi, basta vedere le url nei social come Twitter che da tempo utilizza questo sistema. Evidentemente un risparmio di risorse non indifferente ma anche qualche controindicazione. Infatti, per un sito web con url del tipo dominio/sezione/categoria/contenuto l'attrarre il visitatore grazie alla parte centrale del collegamento non serve più.
Un altro fattore da considerare riguarda l'ottimizzazione: Google, come altri motori, evidenziano la key ricercata anche nella Url, quindi se avessimo una sezione chiamata internet visibile al centro della url questa verrà "omessa" dalla visualizzazione in Serp. In ogni caso, se grandi network e social opteranno per questa scelta evidentemente ci saranno dei buoni motivi. Sembra che domani sarà inutile inserire key nella url per posizionarsi sopratutto se le nostre url si trasformeranno nella tipologia impostata da servizi come TinyURL o Bit.ly. Se questa è l'ennesima rivoluzione del web, e di conseguenza l'inizio del passaggio al cosidetto WEB 3.0 non lo sappiamo, ma non è certo cosa da poco.
Come avere il webmaster tool nella prima pagina di iGoogle è semplicissimo, e per chi gestisce un sito... una perdita di tempo in meno. Infatti, chi utilizza il webmaster tool di google, di solito si logga quasi esclusivamente per vedere quello. Quindi, visualizzandolo nella home di iGoogle, non avremmo più bisogno di numerosi click prima di sapere le info che google ci fornisce del nostro Joomla.
Questa la news delle ultime ore che gira sul web. Il problema giudiziario nasce da, pensate un pò, un indicizzazione di contenuto diffuso da servizi alla RapidShare.
Premettendo che sia una questione spinosa su cui è meglio non entrarci troppo, anche perchè non tutti gli Stati hanno le stessi leggi, penso che in questi casi è questione di coscienza. D'altronde è come rubare, scaricare un prodotto commerciale. E lo stesso vale per Joomla, direi. Se si vuole quel prodotto, che sicuro avrà la possibilità di prova, lo si studia, e se si ritiene soddisfacente per lo scopo si acquista.
Lo chiamano il WebMaster Tool Lab, la nuova serie di strumenti messi a disposizione da Google nel suo WMT. La possibilità di misurare le prestazioni del nostro spazio web è la più interessante tra le "proposte" che google presenta in questa sezione.
L'intestazione recita: Questa pagina mostra le statistiche sulle prestazioni del sito. Puoi utilizzare queste informazioni per migliorare la velocità del sito e offrire una navigazione più rapida agli utenti.
Leggi tutto: Il Webmaster Tool di Google e le "Funzioni Sperimentali"
Le Guidelines di Google sono estremamente precise. Tutti i webmaster sanno che più del 50% delle visite provengono da Google e quant'è importante seguire i suoi consigli per evitare brutte esperienze quale può essere la "scomparsa totale dal motore".
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