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Tra le varie attività da compiere allo scopo di ottimizzare un sito web, la tracciatura (monitoring) e l'analisi dei dati sono indispensabili per interpretare al meglio come le azioni compiute siano degne del tempo che richiedono. La cura dell'ottimizzazione di un sito deve sempre scontrarsi con una verifica dei dati in modo da concentrare gli sforzi su modelli sempre migliori. Per migliorare il tuo sito è necessario dunque monitorare il traffico e analizzare regolarmente i dati acquisiti.

L'uso di Google Analytics per la tracciatura e l'estrapolazione dei dati "sensibili" serviranno per "aggiustare il tiro" e per modificare parametri, tempi e strategie operative. Dai report forniti dallo strumento di Google è necessario considerare alcuni dati in particolare:

Fonti di traffico

Tracciare ed analizzare le fonti di traffico permette di individuare da dove vengono le visite e dove poter agire per aumentare gli ingressi. Capire se le visite vengono dai motori, dai social, o da accessi diretti è il primo fattore da considerare prima di intraprendere qualsiasi attività Seo.

Frequenza di rimbalzo

Se il numero di persone che vedono solo una pagina aumenta, evidentemente non trovano quello che stanno cercando e scappano via. Verificare come mai questo valore cresce, diminuisce o rimane costante è indispensabile per ridurre al minimo "l'inutilità dei tuoi post".

Quali parole chiave generano traffico

Permette di avere nuove idee per i tuoi contenuti e prevederne di crearne altri con termine similari per ottenere ulteriore traffico su queste parole. A volte, le più ricercate per il tuo sito non sono quelle che ti aspetti, e questa analisi ti da la possibilità di puntare sui termini che ti erano sfuggiti.

Le pagine più popolari

Verificare cosa hanno in comune queste pagine può essere utilissimo per individuare quale sia il modo migliore per scrivere i tuoi post e garantire una costanza di ingressi per determinate pagine che potranno crescere sia per qualità che per quantità.

La maggior parte delle pagine di uscita

Individuare le pagine dove più frequentemente gli utenti abbandonano il sito serve per attuare le necessarie modifiche, e dunque migliorarle. Trovare cosa queste pagine hanno in comune potrà servire per una revisione non solo delle pagine incriminate, ma di tutte quelle che hanno le stesse caratteristiche.

Utilizzando gli strumenti di segmentazione di Google Analytics è possibile combinare questi e altri fattori per vedere come le persone interagiscono con il sito.

E' arrivato il momento di pensare a qualche prova di migrazione dalla Joomla 1.5 alla nuova versione 1.6, e cercando qualche informazione utile su come evitare di fare troppi danni, mi sono imbattutto in un video nel canale ufficiale di Joomla! su youtube che spiega in dettaglio come procedere al trasferimento di un Joomlasite costruito con la "vecchia versione" alla recente distribuzione del Cms; la Joomla!® 1.6

Upgrading Joomla 1.6

Il video parte da un classico backup effettuato col noto componente che di tempo ne fa risparmiare parecchio, Akeeba Backup, per poi spiegare come far funzionare JUpgrade che è il primo prodotto messo a disposizione della comunità per la migrazione da Joomla 1.5 a Joomla 1.6

Ecco il video che spiega visivamente i passaggi da compiere.

{youtube}cAufYW9SBm8{/youtube}

Che ne pensate del video? Questo componente sembra davvero eccezionale e semplicissimo da utilizzare...

Diverse piattaforme online permettono di aprire gratuitamente un blog. Su alcune di esse è anche possibile installare Joomla come se avessimo da gestire uno spazio hosting vero e proprio. Tra i servizi gratuiti che possiamo utilizzare per installarci un Joomla, il più utilizzato sembra essere Altervista, ma altri servizi ci permettono di crearci un blog personale senza spendere nemmeno un quattrino. Andiamo a vederne qualcuno più in dettaglio, anche se è utile ora chiarire che se veramente vuoi costruirti un tuo blog o sito personale, optare per un hosting affidabile è sempre la scelta migliore visto che presto inizierai ad avere la necessità di risorse sempre maggiori al crescere di struttura, contenuti e visite.

Aprire un Blog

E' risaputo che un hosting gratuito impone certe regole che spesso dopo breve tempo si scontrano con una creazione online che comincia ad ottenere visibilità. In un certo senso, il gratuito protrebbe trasformarsi in un costo eccessivo rispetto all'acquisto di una spazio a pagamento di pochi GB e di un database.
Riguardo alla scelta di hosting per il vostro sito, nel caso decidi di affidarti ad un servizio a pagamento, ti consiglio di leggere le caratteristiche di un server per Joomla, per non avere brutte sorprese che altrimenti presto si potrebbero presentare.

Se invece non vuoi spendere nemmeno un euro, e temporeggiare per vedere se la tua passione cresce, allora ecco dove poter iniziare a dedicare un pò del tuo tempo a scrivere qualcosa del tuo argomento preferito senza nessun impegno economico.

Google Blogger

Il servizio di Google è probabilmente il più famoso, e il più semplice per creare un blog personale. Tutti i servizi gratuiti, compreso Google Blogger, offrono un domino di terzo livello del tipo nickname.blogspot.com, e ti danno la possibilità di gestire il tuo blog tramite un pannello di controllo. Google Blogger oltre ad includere i servizi essenziali a carattere grafico e contenutistico, ha un servizio di statistiche incluso che permette di verificare visite nello stile di molti tools di analisi.

L'estrema semplicità d’uso è caratteristica primaria di questo servizio che con pochi click ti permette di modificare template, grafica, inserire nuovi autori. In una decina di minuti potrai iniziare a pubblicare i tuoi contenuti.

Wordpress

Famosissimo il Cms Wordpress, che da questa fetta di mercato si mantiene in auge accogliendo sempre più estimatori. Basta infatti registrarsi su wordpress.com per ottenere un dominio di terzo livello del tipo nickname.wordpress.com e da subito creare pagine ed ordinare la struttura grazie alla semplice gestione dei menù.
Diversi sono i widget, le applicazioni studiate ed integrabili al blog, da adattare. Pecca importante del servizio free, le numerose limitazioni che impediscono a chi ne usufruisce di puntare a una qualsiasi forma di monetizzazione, e restringendo dunque l'uso solo a chi vuol farsi un blog amatoriale con poche pretese. Una grossa community segue WordPress che sforna numerosi temi e plugin, ma il servizio gratuito non permette di installare prodotti che non siano ufficiali. Come per blogger, anche con Wordpress il blog può diventare multiautore.

Altervista

Altervista si differenzia dai primi due in quanto offre un dominio di terzo livello nickname.altervista.org dove è possibile caricare ciò che si vuole tramite un pannello stile client Ftp. Quindi rende possibile l'installazione di Joomla, di Wordpress, di qualsiasi altro Cms, o anche di semplici pagine in html o Php. Funziona a livelli che permettono di aggiungere nuovo spazio o aumentare la grandezza disponibile del database, grazie ai cosidetti "crediti altercents", che incrementerai inserendo pubblicità fornita del servizio all’interno del tuo sito. Non è ammessa altra pubblicità, ma è anche possibile scegliere di convertire gli altercents in soldi veri.

Posterous

Su Posterous la pubblicazione dei post avviene via email. Una volta registrati, un blog “nickname.posterous.com” da gestire, e da utilizzare per pubblicare i tuoi articoli, anche con immagini allegate, sarà a tua disposizione. Potrai inserire i tuoi contenuti semplicemente inviando un’email all’indirizzo che ti sarà indicato al termine della registrazione. Tutte le email che invierai a quell’indirizzo saranno pubblicate come post nel tuo spazio su Posterous.

Tumblr

Tumblr si può inquadrare come una via di mezzo tra una piattaforma specifica per bloggare ed una di microblogging nello stile di Twitter. Dalla pagina di controllo del proprio account su Tumblr sarà possibile scegliere il tipo di contenuto da pubblicare che potrà essere un post, un video, un immagine, o un link. E' possibile "postare" anche file audio. Anche per Tumblr basterà una semplice registrazione per avere il proprio blog con nome “nickname.Tumblr.com”.

Joomla Hosting | DirectAdminScegliere un buon Hosting per Joomla oggi è abbastanza difficile vista la notevole concorrenza nel settore. Complicato districarsi tra le varie offerte, sconti, regali e pacchi pazzeschi.

Non voglio certo qui parlare dei vari Joomla Hosting sparsi per il mondo, anche perchè difficile sarebbe fermare il tempo e lo scorrere delle proposte presentate.

Scrivo invece per valutare dal mio punto di vista due pannelli di controllo tra i più diffusi e montati sui server di tutto il mondo. DirectAdmin e Plesk hanno certamente semplificato la vita di chi fa hosting, ed anche dell'utente finale che oggi può scegliere piani reseller potendo addirittura rivendere i servizi che acquista e gestire un tot di spazio ftp, mysql, posta e dns, senza avere conoscenze sistemiche approfondite.

I Pannelli di controllo, in sintesi, consentono a un amministratore di server di creare nuovi siti web, rivendere spazi ftp e mysql, gestire account e-mail e voci DNS attraverso una semplice e intuitiva interfaccia Web. La possibilità di scalabilità è simile per i due pannelli e rendono davvero semplice gestire diverse tipologie di utenze e la spartizione degli spazi sul server.

Joomla Hosting | Plesk

La domanda iniziale era dunque... DirectAdmin vs Plesk, che non vuol certo essere una sfida, ma solo una considerazione utile a chi costruisce o gestisce siti web fatti con Joomla.

Considera che nel 90% circa dei server dedicati ad installare Joomla, tra DirectAdmin e Plesk, gli hosting prediligono il primo in quanto fornisce un impostazione ottimale delle funzioni php gestite da apache da adattare al cms. Joomla gira ottimamente se il server è gestito da DirectAdmin, mentre qualche problema lo si riscontra con Plesk per un impostazione php difficile da gestire (CGI e FastCGI sono configurabili da pannello; tra gli articoli correlati a questo qualche indicazione su come "tamponare" il problema). Montando Plesk su un WebServer, l'errore 503 per i domini ospitati è sempre dietro l'angolo. Se consideriamo anche qualche complicazione nell'installazione di addons ed il costo del pannello (directadmin è gratuito, plesk si paga per numero di domini da gestire) direi che optare per il primo nella gestione del tuo server, del tuo piano reseller, del tuo sito, è la scelta migliore.

E' stata riscontrata una vulnerabilità in tutte le versioni di Sh404Sef che potrebbe provocare gravi danni ai siti Joomla che non aggiornassero il componente. A tempo record, appena venuti a conoscenza della vulnerabilità, il team di Anything Digital si è messo a lavoro sfornato un aggiornamento con alta priorità. Questo il post che ne parla, e dove potete trovare tutti i link all'ultima versione che dovrebbe risolvere il problema.

L'avviso, inviato anche via @mail a tutti gli iscritti, contiene oltre alla release per sh404sef per la Joomla 1.5 anche i collegamenti agli aggiornamenti per le ultime versioni free distribuite dal produttore. Quindi, anche per chi ancora ha installato la Joomla 1.0.x con sh404sef ha la possibilità, fortemente consigliata, di aggiornare e prevenire il maggior danno.

Per aggiornare alla nuova versione non è necessario disinstallare la vecchia in quanto, nel file distribuito, un unistall farà il lavoro per noi conservando metatag e configurazioni precendentemente impostate.

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