Il compito di un White Hat, è dunque quello di ottimizzare le pagine web, cercando di produrre articoli sempre nuovi e di qualità che generino link spontanei, sfutta i social network quali strumenti di promozione, scrive comunicati stampa, fa spesso article marketing e, in generale, è sempre a caccia di link. E' chiaro che questa tipologia di tecniche, la white hat, è un attività obbligatoria, consigliata dai motori e utile agli utenti.
1) Sfrutta al meglio gli strumenti di creazione delle pagine web
2) Scrive il codice del sito utilizzano al meglio la semantica del codice di programmazione
3) Aumenta e migliora col tempo la quantità dei contenuti, di quelli già scritti e quelli che scriverà
4) Cerca di Indicizzare tutte le pagine del sito
5) Rende accessibili i contenuti principali e secondari del sito dai robot dei motori di ricerca
6) Compie un attività di scambi di link con siti simili e di settore
7) Inserisce contenuti di qualità nelle pagine e negli articoli
8) Sceglie le parole chiave mirate alla tipologia di utenti/visitatori a cui si vuole rivolgere
9) Cerca di aumentare la visibilità utilizzando strumenti pubblicitari forniti dai motori di ricerca
10) ...
Il web design, o webdesign, o progettazione per il world wide web, è un'espressione inglese per indicare la progettazione tecnica, strutturale e grafica di un sito web. La figura professionale dell'addetto alla progettazione per il web, il web designer, nata con lo svilupparsi del World Wide Web, e presenta varie analogie teoriche con quella dell'architetto.
La realizzazione di un sito web è un'operazione che coinvolge e fonde diverse competenze: il prodotto finale deve essere gradevole, di facile esplorazione, presentare in maniera chiara i propri contenuti ed essere utilizzabile in sicurezza e con semplicità.
La parte di Wikipedia che prediliggo è questa: così come per la costruzione di un palazzo, il webdesigner deve avere varie competenze che vanno dallo studio del singolo elemento alla complessità del progetto (il cosiddetto "zoom in e zoom out"), ed avere competenze di usabilità ed accessibilità.
Insieme delle transazioni per la commercializzazione di beni e servizi tra produttore (offerta) e consumatore (domanda), realizzate tramite Internet. Bella definizione, quella di wikipedia che inserisce E-commerce nella traduzione italiana di Commercio Elettronico.
Il significato del termine "commercio elettronico" è mutato col passare del tempo. All'inizio indicava il supporto alle transazioni commerciali in forma elettronica, generalmente ricorrendo a una tecnologia denominata Electronic Data Interchange (EDI, introdotta alla fine degli anni settanta) per inviare documenti commerciali come ordini d'acquisto o fatture in formato elettronico.
In seguito vennero aggiunte delle funzioni che possono venire denominate in modo più accurato come "e-commerce" -- l'acquisto di beni e servizi attraverso il World Wide Web ricorrendo a server sicuri (caratterizzati dall'indirizzo HTTPS, un apposito protocollo che crittografa i dati sensibili dei clienti contenuti nell'ordine di acquisto allo scopo di tutelare il consumatore), con servizi di pagamento on-line, come le autorizzazioni per il pagamento con carta di credito.
Tutti link alla home? No, secondo seomoz.org, che in un interessante video ci illustra alcuni schemi di linkaggio interessantissimi. Si pone la questione di possedere siti - possedere o avere possibilità di inserire link - autorevoli, che si distinguono per qualità, e possibilmente a tema con il cosidetto Hub - una specie di sito principale nel caso parlassimo di network; utilizziamo lo stesso termine per intendere il sito di destinazione dei link -. Abbiamo dunque un sito da spingere e altri su cui è possibile piazzare dei link.
Lo schema peggiore, quello che probabilmente annullerà la forza di tutti i link da quel sito. In campo seo esagerare porta sempre problemi. E questo è il classico modo di esagerare..... anche perchè rischiamo una penalizzazione del sito linkante se ripetiamo questa pratica con diversi altri siti Hub.
Sicuramente la pratica più efficace che ci permette di distribuire meglio la forza nel nostro sito Hub. Lo schema prevede che N siti linkino pagine interne del sito Hub - lo so, è un termine da usare nel caso di network; però qui rende l'idea -. In questo modo vi è una distribuzione di forza che dal basso aiuta le pagine superiori, sino alla Home che ovviamente avrà un collegamento, una voce di menù, nella pagina linkata.
Un appunto... quello che avete letto non è una traduzione, ma cosa penso io di questi schemi. Se volete vedere il video da cui sono state estrapolate le chiarissime immagini lo trovate qui.
Questo tipo di modulo permette di inserire codice html se, andando nelle configurazioni generali di Joomla, scegliamo di non usare nessun editor agendo nel menù a tendina "Editor".
Se andiamo a creare questo tipo di modulo, ora ci appare senza editor ma con l'area di testo. In quest'area possiamo agire di Html alla pazzia. Ma inserire Adsense non è certo una pazzia... almeno riprendiamo qualche spesuccia....
1) Abbiamo un account su Google Adsense
2) abbiamo creato il nostro tipo di annuncio e possediamo il codice script
3) Andiamo su Joomla e disattiviamo qualsiasi editor
4) Creiamo un nuovo modulo personalizzato
5) nell'area testo, copiamo il codice di Google adsense. Salviamo e pubblichiamo.
5 bis) State scrivendo in html.. quindi valgono i <center> <left> e..eee.. è html
6) Se volete, potete anche utilizzare questo modulo inserito dentro un contenuto
Dopo circa 10 minuti, se già usate adsense su altri siti, il vostro annuncio pubblicitario da pochi cent a click (sempre buoni sono, per qualche pixel occupato) sarà nella posizione che avete scelto per il modulo. La stessa procedura può essere utilizzata se si dispone di qualsisi codice, compreso quello di Analystic. Senza installare niente.
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