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Leggi tutto..."Hanno rubato il mio sito!" o "un altro sito ha copiato il mio contenuto!"...
Suona familiare? ... vero?
Concentrandosi sulla fase post-furto, ci sono alcuni passaggi da fare quando questo accade.
Allora, cominciamo con questo scenario sfortunato: stai facendo una ricerca collegata al tuo sito nel motore di ricerca e ti appare in lista il titolo di un vostro articolo ... ma è su dominio diverso.
La prima cosa che si fa è visitare quel sito e, solitamente, trovare il tuo contenuto completamente copiato, o un breve abstract. Sono due casi diversi che comunque possono essere affrontati allo stesso modo.
Cosa fai prima? Alcuni cultori del web si sentono liberi di aggiungere contenuto di altri nel proprio sito, a nome della libera condivisione. Io non sono d'accordo e penso che è indispensabile chiedere di poter ripubblicare, o perlomeno attenersi alle licenze. Premetto che la soluzione migliore, evitando dunque avvocati e tribunali che sono molto costosi, è scrivere al proprietario del sito utilizzando sia i contatti nel sito, sia le @mail che riusciamo a rintracciare.
Solitamente, dopo un @mail il proprietario, o copione, eliminerà i vostri articoli o citerà la fonte con un link secondo nostra richiesta. Purtroppo, non sempre è così, perchè la presunzione di essere nelle regole a volte non ha misura nel nostro paese, e si pensa che il web non ha nessuna norma, coprendosi con un inno alla libera condivisione. Ci sono casi di siti aggregatori che non hanno nemmeno un modulo contatti, una @mail... assolutamente nulla. Insomma, se non risolviamo la questione in modo semplice, indolore, e veloce, ecco qualche indicazione su....
Per prima cosa vanno individuati i "responsabili del furto". Inizia così la nostra ricerca....
- Info WHOIS per il dominio. Individuiamo proprietario, contatti, server, data di registrazione.
- Determinare l'indirizzo IP del dominio, e fare una ricerca inversa per scoprire se l'indirizzo IP è registrato e, quindi, che ospita il dominio.
- Fare una copia del sito incriminato nella sua condizione attuale utilizzando uno strumento apposito (teleportpro è ottimo allo scopo).
- Stampare le pagine datandole e/o effettuare degli screenshot che illustrano i contenuti rubati.
- Se i proprietari dei siti sono identificabili, trovare contatti aziendali, riferimenti @mail, indirizzo fisico, ecc..
- Identificare i partner commerciali del sito, cioè se sono in esecuzione annunci publicitari per determinare il patner affiliato e il loro ID da affiliato.
Ora ordine, e sistemiamo bene il materiale raccolto. Ovviamente non può mancare la documentazione per il nostro sito.
- Stampare le pagine datandole e uno screenshot del tuo sito.
- Info WHOIS del nostro dominio.
- Documentate la prima volta che avete pubblicato il vostro contenuto.
- Mettere insieme tutti i documenti nello stile "originale" confronto "copia".... e andate da un notaio a ratificare il tutto Scherzo!! di solito non è necessario, tranne per casi estremi.
A volte il contenuto può essere modificato per sembrare originale, ma se si ha qualcosa di unico nel contenuto (ad esempio, un errore tipografico) che compare nella versione rubata, quel documento è una prova supplementare non di poco conto. Vi sarete chiesti come mai commetto spesso errori di questo tipo?!?....ecco la risposta .
E-mail di comunicazione. In alcuni casi, il contenuto offensivo verrà rimosso non appena si farà loro sapere che lo abbiamo scoperto. Per esempio, potrebbe essere stato incluso per errore o senza la conoscenza da parte di chi gestisce il sito. In altri casi, capita che i proprietari tardino a rimuovere il contenuto copiato. Il vantaggio della @mail sta nella sua immediatezza: è possibile individuare un problema ed informare il proprietario del sito con un preavviso impiegando solo pochi minuti. Se non raggiugiamo l'obbiettivo, e la risposta tarda ad arrivare, passo successivo.
Comunicazione scritta. Un preavviso scritto di violazione del copyright e senz'altro superiore a livello legale di una @mail, sia da un punto di vista dell'impatto che della documentazione. Come per l'invio della @mail del passo precendente, anche in una documentazione scritta fornire un breve lasso di tempo per la rimozione prima di adottate ulteriori misure. Si può decidere se "informare" con un tono amichevole o minaccioso. Per aumentare l'impatto e per documentare al meglio il ricevimento del reclamo, considerare l'invio tramite posta certificata e/o raccomandata AR, richiedono una firma alla consegna. Avendo a firmare per ritirare il documento si aggiunge l'impressione che vi sono gravi indizi di colpevolezza.
Naturalmente, il massimo impatto avverrà da una lettera su carta intestata dell'avvocato. I proprietari delle aziende, come i piccoli amatori del web, tremano all'idea di vedere avvocati coinvolti in quanto sanno che anche se si vince, sarà ugualmente un costo.
Contattare il WebHost /ISP. Se siamo ancorati ad un nulla di fatto con il proprietario del sito, o non si riesce a trovare un proprietario del sito, il sito web dove è hostato il sito o il fornitore di connettività può essere coinvolto con una @mail. Il successo dipenderà, anche in questo caso, dall'impressione sulla documentazione. La comunicazione scritta è probabilmente migliore perchè difficilmente questi fornitori reagiscono ad una presunta violazione di un sito che gira sui loro servizi con una semplice @mail.
Contattare il Motore di ricerca. Non è proprio la soluzione al problema, ma i motori di ricerca a volte possono essere convinti a rimuovere le pagine che violano il copyright dal loro indice. Dal momento che il contenuto è spesso rubato allo scopo di aumentare il rank nelle classifiche di ricerca il de-indicizzamento eliminerà una motivazione importante per continuare a copiare il contenuto del tuo sito. I motori di ricerca non sono sempre operativi e rapidi nel gestire le violazioni, ma sono stati segnalati dei successi con questo approccio.
Contattare i Business Partner. Se il sito ha un partner commerciale identificabile, ad esempio, link di affiliazione, legato ad aggregatori, vende merce di marca, ecc.., valuta l'ipotesi di coinvolgere anche questi soggetti con un preavviso che il contenuto dove gira il loro banner è protetto da copyright e viene utilizzato per commercializzare i loro prodotti senza autorizzazione.
tratto da un post su www.webmasterworld.com
Un ultima raccomandazione. L'approccio deve essere adattato al valore del contenuto, alla portata della violazione del copyright, e alla natura/ubicazione del sito che ha rubato il vostro articolo. In alcuni casi, coinvolgere avvocati può essere ben giustificato, mentre in altri può essere eccessivo.
I Cms, per la loro struttura del core, e per delle regole di produzione delle url, possono compromettere il posizionamento del nostro sito in quanto nella gestione delle pagine vanno a creare diverse URL che le raggiungono. Di fatto, il contenuto duplicato non piace ai motori di ricerca che potrebbero interpretarlo come un tentativo di inganno da parte del webmaster che volontariamente voglia il posizionamento top garantito per una determinata ricerca. Andiamo un pò a creare una tassonomia su cosa si intende per Contenuto Duplicato ed elencare qualche azione per diminuirne l'impatto.
Quando si parla di contenuto duplicato ci si riferisce generalmente a blocchi sostanziali di testo all'interno dello stesso dominio o su altri domini che sia completamente riportato o riprodotto in altri contenuti molto simili. La maggior parte delle volte in cui in un sito ci si trova davanti pagine duplicate, non è intenzionale da parte del Webmaster. Si tratta ad esempio di forum che generano sia pagine regolari o stripped-down (collegamenti ai singoli post), o la raggiungibilità di pagine o oggetti (file pdf, xml, doc) tramite diversi URL distinti. In alcuni casi invece, il contenuto è duplicato volontariamente tra diversi domini nel tentativo di manipolare il posizionamento nei motori di ricerca o raccogliere più traffico attraverso ricerche comuni e popolari o tramite le cosidette long-tail queries (ricerche a coda lunga).
Cosa non è contenuto duplicato?
Sembra che gli algoritmi non riconoscano come contenuto duplicato uno scritto uguale tradotto, ad esempio, dall' inglese allo spagnolo . Allo stesso modo, non ci si dovrebbe preoccupare se inseriamo occasionalmente nei nostri articoli frammenti di citazioni.
Perché i motori di ricerca prestano attenzione al contenuto duplicato?
Quando cerco qualcosa vorrei vedere una diversa serie di contenuti esclusivi; questo è scontato. Al contrario, sono comprensibilmente infastidito quando vedono lo stesso contenuto all'interno di una serp di risultati di ricerca. Sopratutto quando mi capita di dover passare da un altro sito per raggiungere il vero autore e il sito che ospita il contenuto originale. Personalmente, da fastidio anche quando vedo contenuti che sembrano originali, ma poi ti accorgi che sono scopiazzature prese da altri post..... in Italia siamo pieni di questi siti.
Google sopratutto, non penalizza un sito che abbia al suo interno un numero non significativo di contenuti duplicati, ma si limita a filtrarli e proporre per una ricerca quello che ritiene più appropiato. Difficilmente vi sono penalizzazioni drastiche, ma certamente una perdita di posizionamento per questo motivo potrebbe verificarsi. Con l'avvento del Panda Update, a breve operativo anche in tutte le versioni internazionali del motore di ricerca, le penalizzazioni pesanti potrebbero diventare una realtà.
tratto dal Blog Ufficiale di Google
L'azione proattiva è quasi indispensabile su un sito fatto con Joomla che notoriamente crea diverse url che raggiungono lo stesso contenuto. I modi di prevenire una cattiva indicizzazione ci sono..... metterni in atto può sembrare complicato (file robot.txt, htaccess, redirect), ma non lo è. Basta impegnarsi per capire i concetti fondamentali ed i vantaggi di queste operazioni sistematiche di controllo, verifica e correzione. Oltre ad essere notevolmente utili alle nostre creature ed al loro posizionamento, aiutano l'utente che non finisce mai in pagine che potrebbero svalutare il nostro sitarello.
Siamo un Web di megacontenuti e micromessaggini, cercando quello che interessa approdiamo in remote destinazioni di lunghissimi articoli - con buone probabilità, quelli che cerchiamo - e di microcontenuti che non dicono niente. Twitter spinge e Google acconsente: si parla che presto si avvicinerà il momento che vedremo le serp infestata di cinguettii di twitter e note di facebook. Ma perchè?
Forse non ho capito twitter, ma non credo che le twitterate interessino a qualcuno, meglio trovare in serp l'articolo che linkato, se ne linkano uno. Non credi?
Non capisco questa frenesia nel real search troppo legato a questo tipo di social. Se twitter, come altri social, è seguitissimo significa che non comprendo qualcosa. In poche parole, come altri non sto li ad esprimere i miei pensieri in 140 caratteri ma l'account lo uso solo per diffondere i contenuti dei miei siti che preferirei fossero indicizzati e raggiungibili direttamente e non tramite una twitterata. Non capisco come Google creda che gli utenti siano più interessanti a un twitter sforzandosi così tanto per indicizzarlo in real time, anzichè puntare sullo stesso procedimento per i veri contenuti, quelli che valgono.
Puntare sull'indicizzazione di contenuti interessanti in real time sarebbe certo positivo, ma la validità degli stessi non può essere mescolata e compromessa da qualche twitterio lanciato dal non mai capito twitter. In serp vorrei trovare ciò che cerco, e non un canticchio messo li solo perchè è postato su una piattaforma di social importante.
La facilità di scrivere un articolo con il nostro Joomla la dobbiamo, oltre che alla nostra creatività, a degli editor performanti. Già abbiamo parlato di come utilizzare gli heading tag H1, H2, H3, H4, ... , di come inserire l' attributo Alt nelle Immagini. Siamo andati anche a vedere come scrivere un buon titolo e come amplificarlo ottimizzando il testo di un articolo.
Ma, per fare del nostro sito, blog, pagina web un ottimo prodotto da leggere risulta indispensabile l'utilizzo dei Pillar Article.
Nel descrivere le tecniche Seo, ho preferito inserirle tutte nella sezione Dizionario Joomleano perchè, le tecniche, sono alla base di una buona ottimizzazione. Vista la suddivisione in microparti meglio nel dizionario, pronte ad essere linkate in qualche articolo. Ma il Pillar Article è una "Tecnica Seo" particolare meritevole di essere inclusa nella sezione Seo Joomla.
I Pillar Article sono articoli in grado di sorreggere e sostenere il tuo blog. Sono appunto articoli pilastro, la struttura portante della tua creazione. Sono come fondamenta, distaccate dal tempo, sempre attuali, interessanti e completi articoli che, per mesi, saranno il cavallo di battaglia di ogni blog.
Il consiglio, che risale al lontano 2006, fa parte di una guida scritta da Yaro Starak che testualmente tradotta quando parla dei Pillar Article recita pressapoco così:
"Un articolo pilastro è di solito un articolo stile tutorial che mira a insegnare ai vostri lettore qualcosa di pubblico. Generalmente sono più di 500 parole e un pieno di consigli pratici. Questo articolo che state leggendo potrebbe essere considerato un articolo pilastro dato che è molto pratico e una buona "how-to" lezione. Questo tipo di articolo dovrebbe essere staccato dal tempo rimanendo attuale e offrire per un buon periodo un reale valore all'argomento trattato. Più pilastri si hanno e meglio è.
Quando si hanno forti pilastri in atto il sito acquista valore aggiunto essendo anche guida per alcuni contenuti di approfondimento inseriti nel tuo spazio. Senza articoli pilastro difficilmente i lettori soggiorneranno o torneranno a visitarti.
Yaro Starak consiglia di puntare ad un articolo pilastro solido a settimana in modo da avere entro la fine dell'anno un base di oltre 50 articoli che funzionano per molto tempo allo scopo di portare i lettori in più.La cosa migliore sarebbe scrivere tutti Pillar Article per il nostro blog... daltronde è solo questione di tempo".
Bella la storia del lucchetto di Joomla! Quando un utente sta modificando un contenuto, il lucchetto impedisce di creare pasticci ed è utilissimo quando dietro ad un sito - ad esempio giornalistico - ci sta una redazione abilitata alla formattazione dei comunicati stampa.
Il lucchetto, che viene visualizzato a fianco dei titoli dei contenuti al posto della casella di spunta, sta ad indicare che il contenuto è correntemente editato da qualche utente e di conseguenza non può essere modificato da qualcun'altro.
Nel caso ci siano contenuti rimasti bloccati, per risolvere il problema è possibile operare in 2 modi:
1) Sbloccare tutti i contenuti bloccati andando sul menu Sistema ---> Controllo globale.
2) Aprire il contenuto e salvarlo correttamente
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